Sanguigna di Lecco, il volto del Cristo è stato disegnato da Leonardo

Immagine concesse da International Committee Leonardo da Vinci

 

Gli esperti non hanno più dubbi e confermano quanto anticipato nella prima uscita mondiale all’indomani del ritrovamento: la testa di Cristo, disegno a sanguigna di Lecco, è opera di Leonardo da Vinci. 

 

L’attribuzione, da parte della studiosa Annalisa Di Maria, alla mano creativa del genio toscano, è stata ribadita nel corso di un’attesissima conferenza svoltasi a Milano alla presenza degli statunitensi Jean Pierre Isbouts e Christopher Browns. Qui gli elementi di ricerca illustrati, hanno nei fatti riportato la datazione dell’incredibile supporto cartaceo del disegno al XV-XVI° secolo.

 

Andrea da Montefeltro, ricercatore e scultore, nella sua relazione incentrata sugli studi di laboratori di carta antica, su quelli di codicologia e sull’analisi di comparazione dei fogli, in particolare del Codice di Windsor, ha voluto ben sottolineare la sorprendente similitudine emersa. Di assoluta importanza culturale pure gli esiti ottenuti dall’analisi effettuata nel Centro di Restauro e Conservazione del Foglio Antico della dottoressa Cinzia Paraboschi. 

 

“Altro elemento evidenziato durante l’incontro – racconta Andrea da Montefeltro – è stata l’ipotesi che Leonardo abbia potuto ispirarsi, per la sua testa di Cristo, alla Sacra Sindone. I due volti risulterebbero molto vicini e ciò proverebbe il fatto che Leonardo entrò in contatto con il Sudario di Gesù (relazione scoperta da Annalisa Di Maria). Nei contributi fotografici esposti, realizzati ad alta definizione nell’UV visibile, si notano una filigrana con un volatile e una contromarca tipica dell’epoca. Nonché delle impronte di scritte e numeri che riportano alla bottega di Leonardo. Non a caso Leonardo era solito far preparare dai propri allievi i fogli che lui andava a riutilizzare”.

 

La studiosa Annalisa Di Maria, attraverso un viaggio emozionale tra gli scritti leonardeschi, non ha poi mancato di trasmettere ai vari uditori tutta una serie d’informazioni inerenti gli aspetti di attribuzione stilistica, di proporzione, di comparazione tecnica e visiva, di tratteggio in modo da far comprendere come la sanguigna sia stata creata con la mano sinistra. Puntando inoltre l’attenzione sul movimento ondulatorio dei capelli e sui riccioli della barba del Cristo: aspetti compatibili con le principali opere vinciane. 

 

In accordo con la Di Maria e i proprietari dell’opera, le indagini di laboratorio ora proseguiranno per ulteriori approfondimenti. La strada ad altri contributors che vorranno aderire e collaborare, attivamente, al progetto di portata internazionale è aperta.