Museo delle Lacrime

Venezia: Francesco Vezzoli al Museo Correr

È in corso presso il Muso Correr a Venezia, sino al 24 novembre prossimo, l’esposizione “Musei delle Lacrime” che presenta le opere di Francesco Vezzoli, uno degli artisti italiani attualmente più conosciuti nell’ambito mondiale.

Con i suoi lavori l’artista bresciano ha già partecipato a molte esposizioni a carattere internazionale, a varie edizioni della Biennale di Venezia, nonché alla Whitney Biennal di New York nel 2006, alla ventiseiesima Biennale di San Paolo in Brasile e alla senta Biennale Internazionale di Istanbul.

Museo delle Lacrime

Lo stile

La produzione pittorica di Vezzoli è incentrata su una rivalutazione in chiave “Pop” sia dei capolavori del passato che delle star del grande o piccolo schermo che accomuna, sovrappone  o reinterpreta spesso associate, come in questo caso, a interventi segnici o tridimensionali, in vari materiali (lavorazioni all’uncinetto, ritagli o oggetti), con cui ne simula lacrimazioni di vario genere.

Un altro aspetto importante, e forse più interessante, del suo lavoro sono i video nei quali costruisce ironicamente scenari possibili o inverosimili sempre riferiti ad aspetti mediatici della cultura televisiva.

Senza nulla togliere alla creatività intrinseca dell’artista, io penso però che questo, come per altre manifestazioni dell’arte contemporanea (vedi la “banana” di Maurizio Cattelan o le “sculture invisibili” di Salvatore Garau) siano un chiaro sintomo di come l’Arte, soprattutto nella nostra cultura occidentale ma non solo, sia in un momento di decadenza e di superficialità che forse riflettono la mancanza di imput comunicativi di diverso ordine e livello, che riescano a parlare non solo al “mercato” ma anche e principalmente alle profondità del subconscio umano.
Museo delle Lacrime

La mostra

Le trentasei opere esposte nelle quattordici sale del Museo, alcune create appositamente per questa esposizione, sono state dall’artista messe in comunicazione sia con la pregiata collezione d’arte veneziana presente nel Museo, sia con gli allestimenti delle sale pensati e realizzati dal grande architetto veneziano Carlo Scarpa (1906-1978).