Fonte foto: senzalinea.it
Una
casa editrice nuova di zecca ha finalmente preso vita grazie ad un volto a noi noto. Stiamo parlando di
Alessandro Cattelan, che ormai non è più “solo” uno stimato presentatore televisivo e un conduttore radiofonico molto amato su Radio Deejay. Ebbene sì. Dopo aver lasciato la decennale conduzione di
X factor inizialmente a Ludovico Tersigni e attualmente a
Francesca Michielin, dopo aver dato vita al suo show televisivo
“E poi c’è Cattelan”, il caro Alex ha deciso di dare voce anche agli scrittori. Talenti nascosti a cui le grandi case editrici non danno spazio, ma che non per questo non meritano di essere letti. Ed ecco così che è nata
Accento. Un nome scelto con cura, in quanto la nuova casa editrice intende proprio
mettere l’accento su chi ci crede ancora, nonostante le tante porte chiuse in faccia.
Non solo nuovi talenti
Alessandro Cattelan si conferma dunque un appassionato ricercatore di nuovi talenti. Accanto a lui, nel progetto, l’amico e direttore editoriale Matteo B. Bianchi. Il quale sceglie non solo nuovi romanzi da portare alla luce del sole, ma riporta anche in vita libri dimenticati da tempo. È il caso di Melissa Bank, che con il suo “Manuale di caccia e pesca per ragazze” era arrivato a fine anni ’90 in Italia dall’America, per poi finire nel dimenticatoio. Oltre al suo libro riproposto dopo tanti anni, sono altri due i titoli che sono già stati pubblicati il 26 ottobre grazie ad “Accento”. Il primo è “Senza respiro” di Raffaella Montana, l’altro è “Tutto ciò che poteva rompersi” di David Valentini.
Fonte foto: ilmestieredileggereblog.com
Decisamente una buona notizia, per chi ama scrivere e tiene nel cassetto un romanzo scritto di suo pugno. La nuova casa editrice, per altro, è suddivisa in ben tre collane.
- Accento acuto, che è dedicata agli scrittori emergenti;
- Accento grave, grazie alla quale si puntano i riflettori su autori e libri dimenticati;
- Dieresi, che comprenderà dei titoli di saggistica.
Chiunque volesse provare a contattare ACCĒNTO, può farlo visitando il profilo Instagram dedicato e cliccando sul link del sito ufficiale. In bocca al lupo a tutti, e ricordate che non è mai troppo tardi per crederci ancora!
Sono quella che in prima elementare si annoiava mentre la maestra spiegava le lettere dell’alfabeto ai suoi compagni di classe, perché le conosceva già da almeno un anno. Sin da quei tempi, durante i temi in classe sarei stata capace di riempire con pensieri e parole dieci fogli protocollo. Scrivere per me è un’esigenza, la mia costante, una delle poche cose che mi fanno realmente sentire giusta in questo mondo, insieme alla gentilezza e ai miei sorrisi. Trentatré anni, diplomata come tecnico dei servizi sociali e qualificata assistente di studio odontoiatrico, ho cambiato diverse volte strada, ma il bisogno di scrivere mi ha sempre seguito come se fosse la mia ombra.