È cominciato con una grande festa piena di bambini, come è giusto che sia, l’Andersen OFF, ovvero la manifestazione collaterale che affianca la 24a edizione dell’Andersen Festival e il Premio Andersen-Baia delle Favole, giunto quest’anno alla sua 54a edizione.
Domenica 6 giugno si è inaugurato questo momento dell’anno speciale, che vede, da ormai più di mezzo secolo, l’intero comune di Sestri Levante tingersi dei mille colori delle fiabe e della narrativa per l’infanzia. Il primo atto è stato il vernissage della mostra con tutte le opere arrivate per il concorso di disegno “Alla scoperta di Andersen: I fiori della piccola Ida“. Ben 741 bambini e ragazzi, di età dai 4 ai 13 anni, provenienti da tutta l’Italia e anche dall’estero, che hanno realizzato delle illustrazioni ispirandosi a una favola non delle più note di Hans Christian Andersen, I fiori della piccola Ida. La scelta di un racconto non tra i più celebri del famoso scrittore danese si spiega con il desiderio, da parte degli organizzatori, non solo di favorire la conoscenza dell’immenso patrimonio di fiabe scritte da Andersen, ma anche di evitare che i giovani concorrenti siano troppo influenzati da un’iconografia preesistente nell’illustrare la favola oggetto del concorso.
Promosso e prodotto dal Comune di Sestri Levante e da Mediaterraneo Servizi tramite il MuSel – il Museo Archeologico e della Città e il Sistema Bibliotecario Urbano, il concorso è alla sua seconda edizione e si rivolge a tre categorie: bambini dai 3 ai 5 anni, dai 6 ai 10 e ragazzi dagli 11 ai 13. Quest’anno sono stati ben 5 i giovani vincitori che si sono aggiudicati il premio, un ingresso omaggio per tutta la famiglia al MuSel valido fino al 31 dicembre 2021 e, per restare in tema con l’intera manifestazione, un bel libro di fiabe.
Questi i nomi dei primi classificati per ciascuna delle tre categorie: Ludovica Cicerone (4 anni, Imperia) per la categoria 4-5 anni; Isabel Bianchi (8 anni, Chiavari) e Anastasia Vatamanyuk (10 anni, Chiavari) ex aequo per la categoria 6-10 anni; Aliosha Lorenzo Nannetti (12 anni, Parigi) e Margherita Bonelli (11 anni, Sestri Levante) ex aequo per la categoria 11-13 anni. Le loro opere resteranno esposte nella mostra Alla scoperta di Andersen, così come quelle degli altri partecipanti a questa bella iniziativa, che si è conclusa con un’emozionante premiazione piena di bambini e di genitori commossi domenica nella sala Bo di Palazzo Fascie.
Abbiamo chiesto un commento sull’esperienza a due giovani partecipanti al concorso, Aliosha Nannetti, che tra l’altro si è anche aggiudicato il primo premio ex-aequo nella categoria ragazzi, e suo fratello Liam, che faceva parte della categoria 6-10 anni.
Aliosha, ci puoi raccontare come è stato partecipare a questo concorso di disegno?
“Molto interessante, essendo che… Prima non conoscevo per niente questa fiaba di Andersen e mi ha aiutato perciò a scoprirla, ed era molto bella. Anche era buffo disegnarla perché, beh, a me piace disegnare molto ed era una buona idea di fare questo disegno, c’erano tante opzioni possibili, di come realizzarlo, tanti modi diversi… e dopo sono stato molto felice di avere vinto il premio, perché non me lo aspettavo per niente ed ero perciò molto contento di aver vinto questo premio. Molto orgoglioso, anche”.
E per te, Liam, come è stata questa esperienza, ti è piaciuta?
“Sì, perché mi è piaciuto disegnare e sì, perché scoprivi delle nuove favole che non conoscevi e quindi è un po’, è interessante. Penso che riparteciperò il prossimo anno”.
I disegni rimarranno in esposizione fino al 13 giugno nella Sala Bo; in contemporanea verrà inaugurata anche la mostra bibliografica Tra fiori e imperatori. Un viaggio tra le fiabe di Andersen, sempre a cura di MuSel e Sistema Bibliotecario Urbano, in collaborazione con il Centro Sistema Bibliotecario della Città Metropolitana di Genova.
Svariati altri appuntamenti si susseguiranno per tutta la settimana all’Andersen OFF, da spettacoli teatrali (come Gianni&Leo: Telefoni e Topolini, sulle filastrocche di Gianni Rodari, a cura di InTeatro, o Onirico, performance danzata con la compagnia junior di Momas Dance Academy 2) a laboratori creativi per bambini (dal circo alla falegnameria creativa), compresa una gara podistica non competitiva, letture animate di fiabe, altre mostre, e chi più ne ha più ne metta.
Insomma, un programma davvero ricco, interamente gratuito – anche se con prenotazione obbligatoria, in linea con le esigenze sanitarie attuali –, pensato per le famiglie, per i bambini… e per tutti quegli adulti che non hanno perso di vista il sapore magico delle favole e avranno voglia di ritrovarlo durante questa settimana “fiabesca” in quel di Sestri Levante. “E vissero tutti felici e contenti“.
Scrivo da sempre. Da quando ancora non sapevo farlo, e scrivevo segni magici sulle tende di mia nonna, che non sembrava particolarmente apprezzare. Da quando mio nonno mi faceva sedere con lui sul lettone, per insegnarmi a decifrare quei segni magici, e intanto recitava le parole scritte da altri, e a me sembravano suoni incantati, misteriosi custodi di segreti affascinanti e impenetrabili, che forse, un giorno lontano, sarei riuscita a comprendere e che, per il momento, mi limitavo ad assaporare sognante. Sogno ancora, tantissimo, e nel frattempo scrivo. Più che posso, ogni volta che posso, su ogni cosa mi appassioni, mi incuriosisca o, più semplicemente, mi venga incontro, magari suggerita da altri.
Scrivo per Hermes Magazine e per altri siti, su vari argomenti, genericamente raggruppabili sotto il termine di “cultura“. Scrivo anche racconti, favole, un blog che piano piano prende forma, un libro che l’ha presa da un po’ e mi è servito a continuare a ridere anche quando tutti intorno a me sembravano impazzire (lo trovate ancora su Amazon, mai fosse vogliate darmi una mano a non smettere di sognare).
Scrivo perché vorrei vivere facendolo ma scriverò sempre perché non riesco a vivere senza farlo.
Scrivo perché, come da bambina, sono affascinata dal potere di questi segni magici che si trasformano in immagini, in pensieri, in storie. E, come da bambina, sogno di possedere quella magia che permette loro di prendere vita dentro la testa e nell’immaginazione di chi li legge.