In Italia in questo ultimo periodo le persone stanno perdendo il senso della cultura, della lettura e della capacità di comprensione e ascolto. Forse è per questo che molte rassegne letterarie saranno trasmesse in streaming e via web per dare la possibilità al pubblico di partecipare nonostante le restrizioni dovute al Covid-19.
Accade quindi che, a Milano e a Cuneo, vengano proposte in una nuova chiave rinnovata le due kermesse letterarie fra le più attese dell’anno:
BookCity
fonte: BookCityMilano
“BookCity Milano” è una manifestazione che, da sempre, si articola in tre giorni (più uno dedicato alle scuole), durante i quali vengono promossi incontri, presentazioni, dialoghi, letture ad alta voce, mostre, spettacoli, seminari sulle nuove pratiche di lettura, a partire da libri più antichi, fino ad arrivare a quelli dei giorni nostri. Si parla di biblioteche, siano esse pubbliche o private, senza tralasciare la lettura come evento individuale ma anche e sopratutto collettivo.
Cosa succederà quest’anno?
Nei giorni “nella norma” in cui si svolgeva la manifestazione, nelle varie sedi pubbliche e private dedicate al mondo della lettura, famose o tutte da scoprire, dislocate su tutto il territorio urbano, venivano organizzati: eventi “tematici”, nelle sedi della grande cultura e della vita sociale della città, eventi “fuori luogo”, che portavano il libro e la lettura in sedi inusuali e in nuovi scenari sociali, eventi “diffusi” sul territorio, promossi e gestiti da diversi protagonisti della vita culturale cittadina che aderivano al progetto (editori, librerie, biblioteche, istituzioni culturali e scolastiche). Ovviamente gli immancabili eventi “in biblioteca” e gli Eventi “di laboratorio” per ragazzi, bambini e famiglie dove era possibile rendere pratico tutti questi scenari. Però quest’anno sarà tutto molto più diverso e ovviamente digitalizzato, in quanto la pandemia ha ridotto e notevolmente estinto per un bel po’ questo tipo di “stare tutti insieme socialmente” e in presenza. Nonostante ciò le attività saranno presentate, per quanto possibile, in streaming.
Scrittorincittà
fonte: scrittorincittà
Il tema di scrittorincittà quest’anno doveva essere “Prossimo”. Un tema condivisibile da autori, lettori e scrittori e di buon auspicio per il futuro. Gli organizzatori commentano così il titolo, che rivelano essere pre-periodo Covid 19:
“Abbiamo scelto il tema in tempi non sospetti e quando la pandemia è dilagata è stato naturale pensare che questa parola guida fosse in qualche modo “sbagliata”. Ma ragionandoci a fondo, forse, è quella più giusta, perché è proprio il momento di pensare a chi ci sta accanto, a chi potremmo incontrare sulla nostra strada, alle scelte da fare, al futuro. Insomma, al prossimo.”
All’inizio gli incontri dovevano essere in presenza per una parte, mentre per l’altra attraverso le piattaforme digitali e online. Incontri che erano stati ponderati per tutte le fasce d’età mantenendo comunque al centro il cuore e l’intento della manifestazione: far incontrare autori, libri e lettori. In queste settimane però anche questo evento ha subito delle variazioni, proprio al riguardo degli incontri in presenza. Proprio a fronte dei nuovi Dpcm è stato pensato che, per tutelare ancor di più i ragazzi e il pubblico che “sarà presente” in questa rassegna, tutti gli incontri saranno fatti via streaming. Gli autori che “incontreranno” i bambini e i ragazzi delle scuole attraverso dei brevi video con i quali si presenteranno alle classi, alle famiglie e al pubblico mettendosi in gioco, raccontandosi, e cercando di portare un po’ di sana cultura, anche oltre lo schermo.
Insomma, ognuno di questi personaggi, insieme agli organizzatori dell’evento, ha messo a disposizione il proprio racconto di vita e di scrittura, per regalare comunque alla città un’edizione di “scrittorincittà” innovativa, differente, ricca e originale. Salvaguardando la salute dei cittadini, ma anche dando la possibilità (forse in un modo anche più esteso) a chi per mille motivi non può partecipare in presenza, di usufruire di questi video online godendosi la bellezza della scrittura e della lettura italiana.
Gli organizzatori hanno rilasciato queste dichiarazioni in merito alla decisione di revisionare il progetto a fronte delle nuove regole per arginare la pandemia:
“È stato complesso e faticoso arrivare alla definizione del programma, articolato in oltre 140 appuntamenti. Altri cambiamenti potrebbero ancora intervenire, ma siamo soddisfatti di quanto abbiamo fatto, e speriamo lo sarete anche voi.”
Mi chiamo Alessia, scrivo per difendermi, per proteggermi e per dare una mia visione del mondo, anche se in realtà io, una visuale su tutto quello che accade, non ce l’ho, e probabilmente non l’ho mai avuta. Ho paura di ritrovarmi e preferisco perdermi.
Culturalmente distante dal pensiero comune. Emotivamente sbagliata. Poeticamente scorretta. Fiore di loto, nel sentiero color glicine. Crisantemo all’occorrenza. Ho più paure che scuse. Mi limito a scrivere e leggere la vita. Mi piace abbracciare Biscotto, anche da lontano. Anche se per il mondo di oggi sembra tutto più difficile.
Scrivo per questo magazine da circa un anno. Ho pubblicato anche un libro ( ma non mi va di dire il titolo perché qualcuno penserebbe “pubblicità occulta”). Ho aperto un mio blog personale: “Il Libroletto” dove recensisco libri per passione.