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È incredibile come le parole, soprattutto quelle che scegliamo con cura, quelle che ci piacciono, abbiano tanto da dire anche sulla nostra personalità. Che sia un libro, una storia, un articolo, un giornale, le parole ci conoscono e ci danno la possibilità di riconoscerci. Dimmi cosa leggi e ti dirò chi sei, edito Feltrinelli, è il testo di Grant Snider che svela cosa ci raccontano (e raccontano agli altri di noi) i libri che abbiamo deciso di leggere.
Chi sono veramente i lettori?
Ogni lettore ha le proprie abitudini: c’è chi ama leggere a casa e chi invece prediligi i parchi, i boschi, i prati o le spiagge. Ci sono lettori che amano sottolineare le frasi che catturano la loro attenzione (e magari le annotano pure da qualche parte) e quelli invece che trattano i libri come se fossero gioielli preziosi. Quelli che li impilano sulla libreria e li leggono solo quando devono, quelli che ci infilano i biglietti dei treni, per ricordarsi da dove ricominciare. Il modo in cui una persona si appresta a leggere e a sfogliare un libro potrebbe svelare molte cose riguardo alla personalità che cova al suo interno. Proprio per questo anche un fumettista di fama internazionale come Grant Snider ha deciso di scriverne nella sua opera.
Il libro
Dimmi cosa leggi e ti dirò chi sei è un racconto ad immagini in cui i protagonisti siamo proprio noi lettori: insieme all’autore, attraverso l’ossessione per un libro, potremo immergerci in racconti intrisi di consigli, realismo e fuga da esso.
Fonte foto: Feltrinelli Comics
Avere tra le mani un’opera del genere ci potrebbe far sentire come bimbi che si specchiano per la prima volta, ritrovandosi in disegni che scaldano e accolgono, spronano al viaggio nella creatività, all’avventura del superare i propri limiti, ad alzare il tiro e lo sguardo al cielo stellato delle storie, dell’immaginazione che da sempre, lo sappiamo, rappresenta l’aria per tutti gli esseri curiosi, forse un po’ folli, ma sicuramente liberi di essere quello che si è, in tantissime forme diverse. Infatti il lettore è tante cose, tanti personaggi, tante vite differenti in una.
Fonte foto: Feltrinelli Comics
I profili dei lettori
Proprio in questo libro ritroviamo i profili dei lettori. Un omaggio perfetto per bibliomani di ogni età. Tra i diversi profili dei lettori troviamo:
– Gli schizzinosi: quelli che si aggirano con fare curioso ed intellettuale, spulciando tra i diversi titoli sugli scaffali per decidere quale libro iniziare e magari lasciare a metà.
– Gli onnivori: quelli che leggono di tutto, i “voraci della lettura”. E che mangerebbero pure le parole pur di non perdersi una storia.
– I teatrali: coloro che recitano con grande enfasi ad alta voce ciò che leggono, immedesimandosi talmente bene nella parte che si dimenticano pure chi sono.
– Gli indecisi: coloro che devono decidere quale libro iniziare o finire prima dell’altro. E il dilemma dura una vita.
– Gli organizzati: quelli che in qualunque momento dell’anno si organizzano con la propria pila di libri, ovunque vadano. E hanno un’agenda dedicata a tale mansione.
– I disorganizzati: quelli che, invece, non hanno neppure il segnalibro.
– I colpevolizzati: coloro che si sentono in colpa se non terminano il libro lasciato a metà. Anche se è una vera e propria barba. (Meglio chiamarli autolesionisti).
– I notturni: coloro che leggono fino a notte fonda.
– I fasulli: coloro che fingono di leggere, ma in realtà fanno tutt’altro, tipo mettere becco ed orecchie sui fatti altrui.
– I contorsionisti: coloro che leggono in qualsiasi momento, anche negli spazi più ristretti e nelle situazioni meno favorevoli alla lettura. Li avete mai visti? Su un treno schiacciati dai bagagli altrui, ma sempre con l’occhio sulle pagine.
– I trascurati: coloro che hanno un libro da leggere, ma si dimenticano di farlo. (E ti dicono “Lo leggerò.)
– I reclusi: coloro che si isolano dal resto del mondo e si chiudono in cameretta per leggere confinandosi e confidando nella promessa più bella: quella tra le righe di un libro.
E voi che lettori siete?
Mi chiamo Alessia, scrivo per difendermi, per proteggermi e per dare una mia visione del mondo, anche se in realtà io, una visuale su tutto quello che accade, non ce l’ho, e probabilmente non l’ho mai avuta. Ho paura di ritrovarmi e preferisco perdermi.
Culturalmente distante dal pensiero comune. Emotivamente sbagliata. Poeticamente scorretta. Fiore di loto, nel sentiero color glicine. Crisantemo all’occorrenza. Ho più paure che scuse. Mi limito a scrivere e leggere la vita. Mi piace abbracciare Biscotto, anche da lontano. Anche se per il mondo di oggi sembra tutto più difficile.
Scrivo per questo magazine da circa un anno. Ho pubblicato anche un libro ( ma non mi va di dire il titolo perché qualcuno penserebbe “pubblicità occulta”). Ho aperto un mio blog personale: “Il Libroletto” dove recensisco libri per passione.