Una ragazza d’altri tempi è l’ultima opera di Felicia Kingsley, pseudonimo di Serena Artioli. L’autrice, vera e propria regina del romance all’italiana, vanta una media di 2 – 3 pubblicazioni all’anno, sempre attese dal suo vasto pubblico di lettori, che la segue anche sui social network, partecipa con entusiasmo alle presentazioni sparse per l’Italia e interagisce con lei attraverso messaggi e video su Tiktok.
Zia Felicia
Fonte foto: Pagina Facebook Ufficiale dell'autrice
Nata nel 1987 in provincia di Modena, Zia Felicia lavora attualmente come architetto. Ha autopubblicato il suo primo romanzo nel 2016, divenuto poi Matrimonio di convenienza nel 2020 per la Newton Compton. La sua avventura letteraria, infatti, è iniziata grazie a un agente della nota casa editrice che ha notato il suo talento e, incuriosita dal suo successo in self-publishing, ha deciso di ingaggiarla. Le altre opere pubblicate in passato sono: Stronze si nasce; Una Cenerentola a Manhattan; Due cuori in affitto; La verità è che non ti odio abbastanza; Prima regola: non innamorarsi; Bugiarde si diventa; Non è un paese per single; Ti aspetto a Central Park; Il mio regalo inaspettato; Appuntamento in Terrazzo; Innamorati pazzi. I suoi testi sono stati pubblicati anche all’estero, in 12 paesi.
Una ragazza d’altri tempi
Fonte foto: Pagina Facebook Ufficiale dell'autrice
Rebecca Sheridan è una studentessa universitaria alla facoltà di Egittologia di Londra. Appassionata di tutto ciò che riguarda l’epoca Regency, in primis i romanzi, partecipa alle rievocazioni storiche in costume e aspetta il grande amore. Il suo presente non le piace: è orfana, vive in un appartamento angusto, la sua unica amica è la sua vicina di casa di mezza età.
Incredibilmente, grazie a un portale tra presente e passato, si ritrova catapultata nella stessa città ma nel 1816. Incredula, cerca di raccapezzarsi nella realtà su cui tanto aveva fantasticato, che però (lo scoprirà a sue spese) non sempre è romantica come immaginiamo. Qui incontra Reedlan Knox, un corsaro omicida e spietato, e ai suoi occhi diventa più interessante di qualsiasi gentiluomo.
L’elemento chiave: l’epoca Regency
Il sottogenere Regency Romance fa riferimento a tutti quei romanzi rosa ambientati durante il periodo della reggenza britannica, ovvero tra il 1811 e il 1820. Le convenzioni stilistiche devono essere idonee al momento storico in questione: ad esempio, questo tipo di storie è costituito da molti dialoghi sarcastici, spesso pieni di pathos, e pochissime allusioni sul sesso in maniera esplicita. Una ragazza d’altri tempi ne fa parte.
Newton Compton e Felicia Kingsley hanno sapientemente sfruttato questa tematica anche dal punto di vista estetico: Il libro è rilegato con dorso rigido, la copertina che lo avvolge ritrae una ragazza in abito da sera, il colore dominante è il lilla. Aprendo il tomo, possiamo notare i risguardi lilla con tono floreale e, sfogliando qualche pagina, troviamo la mappa di Londra del 1800. Ogni capitolo è decorato con il disegno di un ventaglio e il passaggio dei giorni viene definito in maniera chiara con degli occhielli dallo stile vintage
E anche alle presentazioni Zia Felicia usa abiti lilla che richiamino la sua storia, avviando un’operazione di marketing intelligente e volta a fidelizzare il suo pubblico.
@mondadoriduomo La presentazione e il firmacopie di “Una ragazza d’altri tempi” di Felicia Kingsley in Mondadori Duomo 💜💜💜 Emozione alle stelle per le lettrici e i lettori di @Zia Felicia ! Grazie a Valentina Ghetti e un grazie speciale a tutti voi 📚💜 #feliciakingsley @newtoncomptoneditori
Leggerezza non vuol dire superficialità
Il testo di Una ragazza d’altri tempi è scorrevole e leggero, ma non per questo superficiale. Anzi, già a una prima lettura è facile notare gli studi dell’autrice, che parte ovviamente da una vicenda fantastica (la protagonista torna indietro nel tempo), ma la contestualizza accuratamente nel periodo storico di riferimento.
La lettura non si sofferma troppo sulle questioni di genere, e allo stesso tempo non le ignora. Felicia Kingsley sottolinea più volte, attraverso le riflessioni di Rebecca e i dialoghi con gli altri personaggi, le conquiste che le donne hanno fatto nei secoli e le scoperte scientifiche non trascurabili per una questione di salute femminile. Nel farlo, però, non si erge mai a maestrina e non sciorina riflessioni sui massimi sistemi, che sarebbero probabilmente fuori luogo rispetto al tipo di romanzo. Dimostrando così intelligenza e profondità senza ostentarle.
Il finale coerente
I romance (almeno nella loro accezione classica) hanno una regola categorica: deve esserci il lieto fine. E Felicia Kingsley rispetta questo canone in tutte le sue opere. Con l’avvicinarsi dell’epilogo, mi sono chiesta più volte come potesse rispettare questo criterio. Senza spoilerare troppo, credo che il finale in questione sia il lieto fine migliore per la storia, perché coerente con il personaggio, con le sue paure, con le sue riflessioni e soprattutto con il suo processo di crescita interiore.
Giornalista, lettrice professionista, editor. Ho incanalato la mia passione per la scrittura a scuola e da allora non mi sono più fermata. Ho studiato Scrittura e Giornalismo culturale e, periodicamente, partecipo a corsi di tecnica narrativa per tenermi aggiornata.
Abito in Calabria e la posizione invidiabile di Ardore, il mio paese, mi fa iniziare la giornata con l’ottimismo di chi si ritrova la salsedine tra i capelli tutto l’anno.