La misteriosa donatrice di libri: cosa sappiamo

La misteriosa donatrice di libri: cosa sappiamo

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Sembra la trama di un film pronto a sbancare al botteghino o quella di un romanzo ben riuscito, invece è tutto vero: a Milano una misteriosa donatrice ha regalato più di 500 libri abbandonandoli in giro per la città. Ma cosa sappiamo di questa storia? Proviamo a ricostruirla insieme.

La misteriosa donatrice di libri: cosa sappiamo

Fonte foto: Corriere della Sera

I fatti

L’idea è nata da una persona vicina alla protagonista della vicenda, la signora Ines. Ines era una donna a cui la misteriosa donatrice era profondamente affezionata. Si definiva “la psicologa dei libri” e credeva che non tutti i romanzi potessero essere apprezzati da chiunque nello stesso modo. Per questo, aveva l’abitudine di regalare libri con l’intenzione di trovare la persona giusta per loro. Da qui, l’idea di replicare le gesta dell’amica ormai scomparsa: troppi libri in casa e nessuna intenzione di buttarli, bensì la volontà di farli rivivere attraverso lo sguardo e l’interesse di altri amanti della lettura come lei. Così, ha impacchettato con cura ogni singolo tomo, ha aggiunto una lettera d’accompagnamento ad ognuno di essi e li ha lasciati in alcuni angoli strategici che si trovano sul percorso che ogni giorno fa da casa al lavoro.

La donatrice

La donna responsabile delle varie donazioni vuole restare anonima, ma di lei già si sa qualcosa: è un’appassionata lettrice, vive a Rho, lavora in Corso Sempione a Milano e, raggiunta dai giornalisti, si è dimostrata entusiasta del suo gesto e grata che altri possano beneficiare del piacere della lettura attraverso le opere da lei scelte.  Sarebbe felice, afferma, se altri emulassero l’azione.

La gratitudine

Alcuni volumi sono stati già ritrovati – da qui la fama sui social – e i beneficiari hanno reagito positivamente, condividendo foto e racconti dei ritrovamenti. È il caso, per esempio, di Valeria, che ha ritrovato Una piccola lavanderia a Yeonnam dell’autrice sudcoreana Kim Jiyun. Sul bigliettino allegato vi era scritto: “Ciao, questo libro è per te! Amo leggere, odio buttare i libri e casa mia è piccola, quindi ho deciso di ‘salutarli’ così. Se non lo vuoi, per favore, non buttarlo. Lascialo su una panchina, su un’auto o in metropolitana. Magari qualcuno lo sta aspettando. Buona lettura”.


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