Marika Campeti: «I meccanismi della mente mi hanno sempre affascinata»

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Marika Campeti è una scrittrice originaria di Roma.  In passato ha lavorato nella post produzione televisiva e cinematografica e attualmente è caporedattrice della rivista letteraria Writers Magazine. L’ultimo respiro di Mara è il suo quarto romanzo, dopo Il segreto di vicolo delle
Belle (Apollo Edizioni, 2018), Lo scorpione dorato (Augh edizioni, 2020), Neravorio (Augh
edizioni, 2022).

Marika Campeti
Marika

L’intervista

È la prima volta che ti cimenti con un thriller psicologico: come nasce l’idea di approcciare a questo genere letterario?

“I meccanismi della mente mi hanno sempre affascinata, quindi ho scelto di improntare la trama sulla psicologia dei personaggi. Ho voluto creare un’ambientazione claustrofobica direttamente nella testa della protagonista. Il lettore si confonde insieme a Veronica, con lei si perde, tra le pagine vive con lei le sue paure e scava nei ricordi alla ricerca della verità. Per me la testa di una persona, è quanto di più affascinante e misterioso si possa esplorare.”

Spesso si pensa che i libri siano solo frutto dell’ispirazione dell’autore, ma in realtà richiedono un lavoro costante. Qual è stata la tua routine a tal proposito durante la stesura de L’ultimo respiro di Mara?

“La mia routine letteraria si è definita negli ultimi due anni. La storia di Mara e Veronica è arrivata come un’idea evanescente di fronte al torrente Faena in piena, in Umbria, dove il romanzo è ambientato.Poi l’idea si è arricchita di personaggi che hanno animato i miei pensieri per un po’ di tempo, finché non ho abbozzato una trama e buttato giù una scaletta su un quaderno. Dopo aver scritto per ogni capitolo un mini riassunto, sono passata alla stesura.

Dalla stesura all’editing sono passati circa 8 mesi. I miei testi devono sempre riposare in un cassetto.”

 

Quale parte del lavoro di scrittura ti ha messo maggiormente in difficoltà?

“Non ho trovato nessuna difficoltà nella stesura. Anzi, direi che rispetto ai romanzi precedenti mi sono parecchio divertita. Si tratta di un thriller, ma è certamente più leggero di quanto ho scritto finora, riguardo alle tematiche. In questo romanzo ho giocato con il lettore, spingendolo a voler cercare la verità. È stato intrigante e stimolante fare un cambio di scenario. Serve. L’unica mia perplessità e paura è sul mio pubblico. Ai miei lettori piacerà il mio thriller dopo aver letto romanzi molto diversi? Spero di sì!”

 

C’è un personaggio in cui ti rivedi?

“Si dice che ogni personaggio rispecchi una parte personale dello scrittore. Io cerco sempre di discostarmi da questo cliché. Mara e Veronica sono due proiezioni distanti da me e dal mio modo di essere, anche nel loro periodo adolescenziale. Mi piace pensare che per ogni romanzo lo scrittore viva nella pelle di un altro. Sarebbe molto noioso vivere e rivivere ogni volta nella mia testa e nel mio corpo. D’altronde una delle cose che più amo dello scrivere, ma anche del leggere, è quella di vivere più vite contemporaneamente.”

Hai in programma altre presentazioni del libro?

“Le presentazioni del libro inizieranno ad agosto, ora sono in vacanza con la mia famiglia. Quelle già concordate per il momento sono:

11 agosto – Fondi;

12 agosto – Maenza;

27 agosto – San Felice Circeo.”

 

Quali sono i tuoi progetti editoriali futuri?

“Sto curando un’antologia molto particolare con altri dieci autori. Vi aspetto quindi tra le pagine della prossima storia.”


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