Poesie sull’autunno: quali sono le migliori? L’autunno è quella stagione di mezzo che sembra sospesa tra la pienezza dell’estate e il sonno dell’inverno. Foglie che danzano nell’aria, giornate che si accorciano, cieli che si tingono di mille sfumature. È una stagione che ha ispirato da sempre poeti, noti e meno noti, con versi carichi di emozioni e malinconie. Ma l’autunno, oltre ad essere struggente, ha anche una dolcezza segreta che si svela a chi sa osservarla da vicino. E così anche quest’anno, in un omaggio a questa magica stagione, Hermes Magazine ha selezionato per voi cinque delle poesie più belle e inedite sull’autunno. Preparati a lasciarti incantare da immagini delicate e profonde, scelte con cura e passione per portarti in un mondo di parole che riscaldano il cuore come un tiepido raggio di sole in una mattinata autunnale.
Poesie sull’autunno, ecco le migliori
1. Mattino d’Autunno di Federico García Lorca
García Lorca, poeta spagnolo tra i più amati del XX secolo, riesce a catturare in pochi versi l’essenza del mattino autunnale. Questa poesia breve, quasi un sussurro, ci porta dentro un paesaggio di quiete dove la natura sembra risvegliarsi con dolcezza.
Mattino d’autunno
Che dolcezza infantile
nella mattinata tranquilla!
C’è il sole tra le foglie gialle
e i ragni tendono fra i rami
le loro strade di seta.
In questi versi, Lorca dipinge un quadro delicato: il sole che filtra tra le foglie gialle, un’immagine che evoca calore e serenità. C’è una quiete sottile in questo momento della giornata, dove persino i ragni sembrano partecipare al ritmo silenzioso della natura.
2. Pioggia d’Autunno di Ada Negri
Ada Negri, con il suo inconfondibile tocco, ci regala una delle poesie più intense dedicate all’autunno. La pioggia, protagonista indiscussa, non è vista solo come elemento malinconico, ma come parte integrante di un ciclo di vita che si rigenera, portando con sé la promessa della primavera.
Pioggia d’autunno
Vorrei, pioggia d’autunno, essere foglia
che s’imbeve di te sin nelle fibre
che l’uniscono al ramo, e il ramo al tronco,
e il tronco al suolo; e tu dentro le vene
passi, e ti spandi, e si gran sete plachi.
Negri ci invita a sentirci parte della natura, a percepire la pioggia non come fine, ma come nutrimento per le radici. C’è un senso di ciclicità, di trasformazione che culmina in una rinascita.
3. Primo Autunno di Fedor Tjutčev
Tjutčev, poeta russo dall’animo profondo, coglie nella sua poesia l’attimo perfetto in cui l’autunno è appena iniziato. La sua descrizione è limpida e cristallina, come una giornata autunnale in cui la luce sembra quasi toccare la terra con mano delicata.
Primo autunno
Si dà di primo autunno
un tempo meraviglioso e breve:
il giorno è come di cristallo
e luminose son le sere…
Questa poesia si sofferma sulla luminosità dell’autunno, su quella pace che sembra invadere tutto, dall’aria limpida ai campi che riposano. È un’immagine di calma, un momento di perfezione sospesa.
4. L’Estate è Finita di Emily Dickinson
Non poteva mancare Emily Dickinson, la poetessa americana famosa per il suo sguardo intimista sulla natura. In questa poesia, l’autunno non è solo una stagione, ma un simbolo del cambiamento, del passaggio inesorabile del tempo.
L’estate è finita
Sono più miti le mattine
e più scure diventano le noci
e le bacche hanno un viso più rotondo.
La rosa non è più nella città.
L’acero indossa una sciarpa più gaia.
Dickinson ci ricorda come l’autunno sia anche un vestito che la natura indossa per prepararsi al freddo che verrà. I suoi dettagli, come l’acero che “indossa una sciarpa più gaia”, trasformano questa stagione in un momento di rinnovamento.
5. Foglie Morte di Giovanni Pascoli
Concludiamo questo viaggio poetico con una delle voci italiane più sensibili: Giovanni Pascoli. Le sue Foglie Morte ci mostrano come l’autunno sia la stagione delle partenze, ma anche del ritorno, in un ciclo continuo di vita e morte.
Foglie morte
Oh! che già il vento volta
e porta via le piogge!
Dentro la quercia folta
ruma le foglie roggie
che si staccano, e fru . . .
partono; un branco ad ogni
soffio che l’avviluppi.
Pascoli ci regala l’immagine delle foglie che, portate via dal vento, sembrano quasi sussurrare segreti. Non è la morte definitiva, ma un passaggio verso il nuovo che verrà, verso quella primavera nascosta che già si prepara.
L’autunno, con i suoi colori dorati e le sue atmosfere malinconiche, è una delle stagioni più poetiche che ci siano. Attraverso questi cinque componimenti, abbiamo esplorato non solo il cambiamento della natura, ma anche quello interiore, quello che ognuno di noi vive in questo periodo dell’anno. Se Lorca ci ha mostrato la dolcezza di un mattino autunnale e Ada Negri ci ha parlato della pioggia come nutrimento, Pascoli ci ha ricordato che ogni foglia che cade è in realtà un segno di vita. L’autunno, insomma, è poesia pura. Basta fermarsi un attimo ad ascoltarla.