Premio Strega curiosità e polemiche

Premio Strega: curiosità sugli autori e polemiche

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Quest’anno intorno alla dozzina di semifinalisti selezionati al premio Strega circola parecchio interesse, sia per le polemiche che hanno investito alcuni partecipanti sia per il risultato, notevole, della selezione di ben sette scrittrici contro cinque scrittori.

In attesa della scelta della cinquina finalista, che verrà presentata il 5 giugno, vi proponiamo alcune curiosità sui candidati in gara.

Le autrici

La lista delle sette donne nominate nella dozzina riserva qualche sorpresa. Chiara Valerio, infatti, che vanta anche un dottorato in Calcolo delle probabilità, si è trasferita per la prima volta dalla casa editrice Einaudi a Sellerio; questa scelta l’ha ripagata, visto che è stata selezionata nella mitica dozzina e partecipa al Premio Strega con “Chi dice e chi tace”. Sorprende anche il ritorno, dopo ben ventun anni dal caso letterario “Cento colpi di spazzola”, di Melissa Panarello, con “Storia dei miei soldi” edito da Bompiani.

Dozzina Strega: alcune curiosità sugli autori

Fonte foto: wikipedia.org

Sonia Aggio, laureata in storia e di professione bibliotecaria, partecipa con Nella stanza dell’imperatore pubblicato da Fazi. Donatella Di Pietrantonio è già stata finalista del Premio Strega nel 2021, con il romanzo Borgo sud; riprova quest’anno ad aggiudicarsi la vittoria con L’età fragile per Einaudi. Antonella Lattanzi, scrittrice e sceneggiatrice, ha pubblicato finora ben cinque romanzi e si presenta allo Strega con Cose che non si raccontano (Einaudi). Valentina Mira, che in passato è stata una rider, ha lavorato in un call center e come cameriera, dopo l’esordio con il romanzo X partecipa al Premio Strega con Dalla stessa parte mi troverai (SEM). L’ultima donna semifinalista è Raffaella Romagnolo, in gara con Aggiustare l’universo (Mondadori).

Gli autori

Come dicevamo in apertura, quest’anno gli uomini selezionati nella dozzina del Premio Strega sono in minoranza. Adrián N. Bravi, di origini argentine ma trasferitosi nelle Marche alla fine degli anni ’80, è un bibliotecario e partecipa con Adelaida (Nutrimenti). Tommaso Giartosio, scrittore, poeta e conduttore radiofonico, propone Autobiogrammatica (minimum fax). Daniele Rielli, ne Il fuoco invisibile. Storia umana di un disastro naturale (Rizzoli) porta allo Strega un reportage sulla calamità naturale che ha seccato gli ulivi del Salento. Paolo Di Paolo partecipa con Romanzo senza umani (Feltrinelli), mentre Dario Voltolini, che è uno scrittore, pubblicista, librettista, paroliere e autore di radiodrammi, con Invernale (La nave di Teseo)

Le polemiche

Quest’anno, un po’ a sorpresa, diversi partecipanti al Premio Strega sono stati travolti dalle polemiche. Chiara Valerio ha dovuto affrontare alcune critiche, tra le quali la stroncatura dell’esperto di narrativa Gian Paolo Serino. Stessa sorte è accaduta a Melissa Panarello, che ha risposto alle provocazioni di alcuni giornalisti con un post su Facebook:

“Da un po’ di tempo ho cominciato a rimuovere da questo social tutte le persone che, per diversi motivi, mi inquinano. Non direttamente, anche solo di traverso. Blocco quelli che non conosco personalmente, per non cadere nella tentazione di scrivere sotto i loro post allucinanti, rimuovo quelli che conosco di persona, e magari mi fa pure piacere vedere fuori, prendere da bere con loro, fare una gita. Ma non qui. Da amante suprema della polemica, io non posso tollerare quando la polemica si rende livorosa, perché la polemica o si fa con fierezza e si fa anche quando non si è coinvolti personalmente, oppure per me è solo esercizio di lagna.
Ho detto a Fulvio Abbate tutto quello che avevo da dire e l’ho fatto nel modo più onesto e garbato, credo. Continuare a sentirsi dire: schiavi, siete schiavi di un sistema, da uno che 30 anni è amico della domenica e te lo ritrovi a ogni evento pubblico e mondano, francamente è folle. Non c’entra niente il fatto che questa volta io sia coinvolta in maniera diretta, lo avrei fatto a prescindere, perché credo nel rigore delle proprie scelte e credo che ballare e giocare siano esperienze divertenti e gratificanti, ma solo se ne segui le regole. Senza regole non c’è nemmeno divertimento e non ci sarebbe nemmeno libertà.”

 

Anche Valentina Mira è stata attaccata dai partiti di destra per aver parlato nel suo romanzo del delicato e controverso fatto storico di Acca Laurentia.

L’opera di Mira narra di una vicenda autentica, che ha inizio a Roma il 7 gennaio 1978: di fronte alla sede del Movimento sociale italiano nel quartiere Appio Latino, perdono la vita due attivisti di orientamento politico di destra. Da quel momento, i defunti di Acca Larentia diventano simboli intoccabili del neofascismo.

Ha destato molta sorpresa anche la pubblicazione dei dati relativi alle copie vendute per ciascun romanzo in gara, che sono bassi in maniera allarmante. A parte i casi di L’età fragile di Donatella di Pietrantonio, che vanta oltre 53.000 copie vendute, Cose che non si raccontano di Antonella Lattanzi che raggiunge le 19.000 copie e Chi dice e chi tace di Chiara Valerio, che si attesta a un po’ più di 17.000 copie, infatti, numerosi romanzi candidati hanno dati di vendita molto inferiori; cinque titoli, addirittura, sono assai distanti dalla soglia delle 1.000 copie vendute.

Premio Strega

Documento pubblicato da Riccardo Cavallero con i dati di vendita della dozzina del Premio Strega

Fonte: Ultima Pagina

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