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No, ragazzi. No. Non si dice.
Questa è semplicemente una delle forme più tipiche della comune ignoranza del termine.
La parola
Gratis, che per i più potrà apparire come una delle tante italianizzazioni moderne di un qualche termine inglese, al limite del francese, in realtà non è altro che la forma contratta (ma nemmeno poi troppo) del latino gratiis, ablativo plurale di gratia, cioè grazia. Nell’italiano moderno assume il significato di come fosse grazie, grazie alle benevolenze, grazie ai favori (di, omissis), senza compenso, gratuito (che a sua volta deriva dal latino gratuītus, discendente sempre dallo stesso gratus, gratia. Non è da escludere, tuttavia, che lo stesso gratuito posso a sua volta essere ridisceso, dopo un periodo di perdita del termine, dallo stesso uso della parola gratis nell’uso italiano).
L’errore
Se possiamo affermare con una certezza praticamente assoluta da derivazione di gratis, ben più difficile è invece comprendere la derivazione dell’errore a gratis. Decisamente comune nei livelli più bassi della lingua, quelli che non possono più definirsi neanche dialettali, di uno comune o popolari, ma decisamente errati (non esiste in italiano un contesto in cui a gratis possa definirsi corretto), la forma a gratis è semplicemente errata.
La diffusione
Diffusa probabilmente dai contesti giornalistici di fine ottocento, l’uso errato potrebbe derivare dal parallelismo con l’espressione (di preciso valore opposto) a pagamento: anziché opporre gratis a a pagamento, il confronto veniva posto tra a pagamento e a gratis.
Non è tuttavia da escludere che essa possa essersi aggregata a similari espressioni contenenti la preposizione a: a sbafo, a scrocco, a ufo.
Ma poi, oh.
Lo so cosa state pensando
Mentre scroccare significa staccare dal crocco, vale a dire staccare dall’uncino (si fa rifermento ai salumi appesi) e sbaffare ha una derivazione onomatopeica, quindi entrambi del tutto plausibili che possano essere stati contrastati a fine ottocento, la parola ufo è di derivazione moderna (plausibilmente dei primi decenni del secolo scorso).
E torniamo al latino
E invece no.
Nelle lettere inviate al governo dai Magistrati di Firenze del Millequattrocento, che non pagavano il dazio di viaggio (il francobollo), compariva la scritta ex offitio (di ufficio, di diritto). In seguito tale scritta venne abbreviata in ex uffo, e infine la definizione a uffo (a ufo) è rimasta a designare qualcosa che non paga.
‘sti scrocconi. Da crocchia, eh!
Laureato in Belle Arti, grafico qualificato specializzato in DTP e impaginazione editoriale; illustratore, pubblicitario, esperto di stampa, editoria, storia dell’arte, storia del cinema, storia del fumetto e di arti multimediali, e libero formatore. Scrittore e autore di fumetti, editor, redattore web dal 2001, ha collaborato e pubblicato con Lo spazio Bianco, L’Insonne, Ayaaak!, Zapping e svariate testate locali.