"Veleno": anche i bambini mentono

“Veleno”: anche i bambini mentono

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Veleno, il libro-inchiesta di Pablo Trincia sui diavoli della bassa, è un percorso doloroso che svela come anche i bambini possano mentire.

In Italia ci sono vuoti legislativi che diventano ferite insanabili, storture della giustizia che nel tempo non solo restano irrisolte ma che vengono sepolte nei meandri di scaffali impolverati, luoghi che nessuno visita mai, destinati a restare solo nella memoria di chi quella sofferenza l’ha vissuta in prima persona. È questo il caso del clamoroso fallimento dello Stato in quella che è passata alla storia come la vicenda dei “Diavoli della bassa modenese”, una spinosa epopea giudiziaria che ha visto accusare nel corso degli anni decine e decine di famiglie, nonni, genitori e parenti di bambini strappati ingiustamente alle loro famiglie.

Veleno, il libro inchiesta di Pablo Trincia sui diavoli della bassa

Ne parla Pablo Trincia in Veleno, un libro-inchiesta edito da Einaudi, nato come podcast e poi diventato anche un docufilm su Amazon Prime Video.

Veleno è il racconto senza filtri, analitico quanto spietato, di quanto accadde negli anni Novanta in due paesini in provincia di Modena, dove l’operato spregiudicato e inadatto dei servizi sociali locali condusse a una serie di accuse clamorose che negli anni costarono diversi ergastoli a famiglie della zona, nonché a un’autorità ecclesiastica, e a diversi processi-show dall’enorme risonanza mediatica.

L’accusa da cui partì tutto

L’accusa rivolta agli abitanti dei due paesini fu l’organizzazione programmata di riti satanici, abusi e violenze sessuali a danni di diversi bambini, molti dei quali sarebbero stati uccisi brutalmente. Ciò che fa scalpore della vicenda è il fatto che l’insussistenza delle accuse – specie quelle relative ai riti satanici – avrebbe potuto essere facilmente accertata sin dall’inizio: infatti, nessun bambino risultava scomparso né erano mai state rinvenute prove che potessero condurre a una simile, disastrosa ipotesi. Ma il tribunale, inspiegabilmente, preferì subito affidarsi solo alle parole dei bambini e dei servizi sociali, emettendo condanne esemplari e allontanando circa 20 minori dalle rispettive famiglie – un allontanamento che fu definitivo, nonostante diverso tempo dopo la maggior parte degli imputati fu assolta per “insussistenza del fatto”.

Un libro-inchiesta dove nulla è lasciato al caso

Veleno ripercorre tutte le vicende di quegli anni legate ai “Diavoli della bassa”; l’autore, oltre ad aver studiato attentamente i documenti prodotti in tribunale sia dall’accusa che dalla difesa, analizza analiticamente i video forniti dai servizi sociali, nei quali emerge come gli stessi avessero un modo di interrogare i bambini a dir poco discutibile, visto che tendevano a suggerire loro le risposte e gli scenari dei presunti riti, e a non registrare molti dei loro incontri – procedura obbligatoria per legge.

Pablo Trincia si affaccia su una storia dolorosa e irrisolta, senza però trascurare di dare voce anche a chi si rese complice di questo orrore, a partire dagli stessi assistenti sociali e psicologi che lavorarono al caso, compresa la ONLUS responsabile dell’allontanamento delle famiglie, che è la medesima coinvolta nell’inchiesta Angeli e Demoni di Bibbiano.

Un giornalista a tutto tondo analizza ogni punto di vista

Disvelando questa storia straziante che vede protagonisti figli impropriamente allontanati dai genitori, dai quali non hanno poi più fatto ritorno nonostante la piena assoluzione di molte famiglie, Pablo Trincia ci porta nelle campagne nebbiose di una Modena avvolta in un mistero giudiziario che difficilmente verrà completamente sbrogliato. Lo fa con la delicatezza che è propria di un giornalista a tutto tondo, interessato alla pura conoscenza dei fatti, senza mai andare oltre con i toni e stando sempre attento a analizzare ogni punto di vista.


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