Oggi faremo un viaggio ideale e storico in un luogo situato al centro di una delle città più belle d’Italia, Bologna. A ridosso della famigerata Piazza Maggiore, nella via adiacente alla chiesa di San Petronio e opposta a quella che ospita la casa di Lucio Dalla, si trova la Biblioteca dell’Archiginnasio. Essa è un luogo sospeso nel passato ma custode di materiale prezioso. Nata nel 1801 durante il periodo Napoleonico presso il convento di San Domenico, la biblioteca fu trasferita nella sede attuale nel 1838. Gli usi degli spazi mutarono spesso nel tempo. Essa fu sede dell’Università, l’Alma Mater Studiorium più antica del mondo. La struttura è formata da un ampio chiostro e da 10 sale, nelle quali si svolgevano le lezioni universitarie.
Allora gli indirizzi di insegnamento erano divisi in due grossi filoni: il Diritto, nato proprio a Bologna e formato da due scuole principali: il Diritto romano e quello ecclesiastico in una data imprecisata ma convenzionalmente identificata con il 1088. L’altro filone comprendeva tutte le altre “arti”: medicina, chimica, filosofia e via dicendo. Famose sono le narrazioni sulle spettacolari lezioni di anatomia che avvenivano per gli studenti di medicina. All’Archiginnasio infatti le lezioni si svolgevano in un vero e proprio teatro, il Teatro Anatomico. Strutturato completamente in legno, ospitava al centro un tavolo di marmo bianco sul quale avveniva in diretta la vivisezione dei corpi. La funzione dell‘Archiginnasio oggi è nuovamente mutata. Assolve ancora un ruolo che colloca al centro lo studente ma è diventata una biblioteca ad accesso pubblico con sale visitabili e postazioni studio. Varcando il portone ligneo d’accesso due maestose scalinate portano verso le aule. Entrando in una delle sale principali, ci si sente avvolti da un sapore di antico e da un nobile silenzio. I tavoli in legno sono perfettamente mantenuti e il soffitto affrescato rende piacevole persino un pomeriggio di studio.
Il valore di questo luogo risiede nella quantità e qualità di volumi che ospita. Essa conserva un inestimabile patrimonio di storia locale e regionale. Inoltre, la Biblioteca dell’Archiginnasio è attualmente la più grande biblioteca civica, gestita cioè da un’istituzione locale (il Comune) e non dallo Stato. In totale nelle sue sale ospita circa 1.000.000 di volumi. Molti dei testi sono stati in seguito spostati nel Museo Civico, situato quasi accanto alla sede dell’Archiginnasio e nato sempre nel corso dell’800. La scoperta e l’ammirazione dei luoghi simbolo delle nostre città non solo ci arricchisce come esseri umani, ma rende possibile una ricostruzione storica che sarebbe altrimenti andata perduta per sempre.
Sociologa calabrese con specializzazione in sviluppo del territorio, particolarmente interessata ai temi delle aree interne e della loro valorizzazione e ripresa economica.
Con questi obiettivi ho creato Let’s CA, una piattaforma che racconta il territorio dal punto di vista paesaggistico, culturale e associativo. Ne portale si supportano le piccole realtà, pubblicando costantemente le esperienze da vivere nella Locride e nell’Area Grecanica. Di recente insieme ad altri soci è stata costituita l’Associazione di promozione sociale Let’s Ca – Andiamo in Calabria, che porta avanti i valori nati da questo percorso.
Su Hermes scrivo di svariati temi, anche se prediligo gli argomenti di experience ed di arte.