Better Call Saul, il finale: cosa accadrà?

Better Call Saul, il finale: cosa accadrà?

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Mancano circa due settimane ormai al finale di Better Call Saul e dopo lo scioccante cliffhanger del settimo episodio della sesta stagione – composta in totale da 13 episodi, ma divisa in due parti distribuite su Netflix separatamente – le ipotesi e i pronostici si fanno sempre più fitti (ATTENZIONE AGLI SPOILER).

Il gioco non è più un gioco

La serie spin-off, e prequel allo stesso tempo, di Breaking Bad si è sempre distinta (d’altronde, come la “sorella maggiore”) per la sua comicità tarantiniana nell’affrontare dinamiche anche piuttosto serie. Ma un’ombra è sempre stata lì, pronta a farsi avanti, dietro le avventure e le disavventure dei protagonisti, primo fra tutti il nostro Jimmy McGill aka ‘Saul Goodman’. Un’ombra angosciante la cui presenza è sempre stata percepita da chi conosce le sorti di Breaking Bad.

Tutta la serie è stata costruita su questa alternanza tra momenti esilaranti e altri più drammatici, solo che all’inizio i secondi erano più rari – anche se ugualmente scioccanti, basti ricordare la morte di Chuck – . Poi, in un crescendo di tragicità, l’accoppiata registica Vince GilliganPeter Gould ci riporta con i piedi per terra e ci ricorda che non è tutto oro ciò che luccica.

La seconda parte della Stagione 6: cosa accadrà?

Ce la siamo spassata con le numerose truffe di Jimmy e Kim, in fondo anche un pochino con quelle a danno del povero Howard, che a dirla tutta non ha mai meritato una tale infamia.

Ma adesso è arrivata la resa dei conti. Analogamente all’episodio di Breaking Bad in cui Walt è costretto a guardare Hank morire, superando un limite morale, anche con “Plan and Execution” di Better Call Saul si tocca un punto limite. Il sangue di un innocente è stato versato, gli errori del passato sono venuti a galla e nulla ormai tornerà come prima.

Due sono state le morti brutali nell’arco di 7 episodi, ma quella di Howard Hamlin – che a differenza di Nacho Varga sembrava assolutamente immune da qualsiasi losco affare che riguardasse il Cartello o i Salamanca – è stata sicuramente la più atroce. E inoltre, il suo cadavere sanguinante sulla moquette dell’appartamento di Kim è qualcosa da cui i due protagonisti non possono più fuggire.

Dunque, quale sarà la loro prossima mossa? Jimmy e Kim cercheranno sicuramente di escogitare qualche piano per placare l’ira di Lalo Salamanca, e poi per coprire l’assassinio di Howard. Il problema è vedere se questa volta i due la scamperanno.

Che fine farà Kim Wexler?

Diciamolo, è la domanda che ci stiamo ponendo tutti. Siamo abbastanza sicuri che Kim non sia presente nella story-line di Breaking Bad, visto che il suo nome non è mai menzionato neanche per sbaglio.

Dopo l’uccisione di Howard da parte di Lalo, prima conseguenza tangibile delle azioni dei due avvocati creati dall’universo AMC, ha effettivamente senso che la parabola di Kim si concluda in modo amaro.

Ci sono però degli elementi che fanno supporre il contrario. Una delle ragioni che più è saltata all’occhio dei fan è che Jimmy – il futuro Saul Goodman – in Breaking Bad agirebbe in maniera troppo spensierata e con troppa nonchalance, per essere uno che ha subìto il trauma della morte della propria amata.

Oltretutto, Saul Goodman deve in qualche modo venire a conoscenza dei servizi di Ed The Disappearer, l’uomo delle aspirapolveri che verrà più volte da lui interpellato in Breaking Bad. Per adesso in BCS l’unico a conoscere il “programma di sparizione” è Lalo Salamanca. L’idea è quindi che Jimmy userà in questa occasione per la prima volta i servizi di Ed, e sarebbe coerente se li usasse per mettere in salvo Kim.

Kim potrebbe dunque morire nei prossimi episodi, oppure il suo personaggio potrà cambiare completamente vita, prendere una direzione diversa da quella di Saul (salvo magari che i due possano rincontrarsi alla fine di tutto, superate anche le vicende di Breaking Bad).

Comunque sia, la presenza di Saul nelle vite di Walter White e Jesse Pinkman (i quali, tra l’altro, dovrebbero apparire nei prossimi episodi) dimostra come il personaggio alla fine sia riuscito in qualche modo a superare il trauma della morte di Howard e a inibire tutte le sofferenze attraverso l’identità di “Saul Goodman”. Come sia arrivato all’apice di questo decadimento è tutto da vedere.

Il nuovo teaser trailer

Intanto, nel nuovo teaser la protagonista è proprio l’avvocato Kim Wexler  che, nonostante non si veda in volto, poiché la scena verte tutta su una candela accesa nel buio, recita il suo giuramento alla Costituzione degli Stati Uniti d’America:

Io, Kimberly Wexler, giuro solennemente che come avvocato e come consigliere di questa Corte, mi comporterò rettamente e secondo la Legge. Sarò cortese in ogni momento e mi asterrò da ogni atteggiamento offensivo. Non cercherò mai di fuorviare il giudice o la giuria con alcun artificio o falsa dichiarazione di fatto o diritto e sosterrò la costituzione degli Stati Uniti”.

La breve clip è parecchio suggestiva, ma non anticipa nulla sui fatti futuri di Better Call Saul 6, nonostante resti accesa la curiosità e la preoccupazione per la mitica Kim.

La seconda parte della stagione 6 va in onda a partire da lunedì 11 luglio negli Stati Uniti, mentre in Italia bisognerà aspettare martedì 12 luglio. L’uscita degli episodi prosegue ogni martedì fino al 16 agosto, sempre su Netflix.


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