Il premio Oscar statunitense, dopo quattro anni dalle accuse per abusi sessuali, torna in scena ripartendo da Torino. E’ qui che dal 2 giugno sono iniziate le riprese del nuovo film del regista Franco Nero, prodotto da Louis Nero per L’AltroFilm.
Il nuovo progetto in cui Spacey è coinvolto, è un lungometraggio drammatico che vede una sceneggiatura a sei mani: lo stesso Nero, Eugenio Masciari (che ha curato il soggetto del film) e Lorenzo De Luca. Le scenografie sono a cura, invece, di un altro premio Oscar, Gianni Quaranta.
Emanuele, il protagonista, interpretato dallo stesso Franco Nero, è un anziano, solitario e cieco, con un grande dono: la capacità di ritrarre chiunque solo ascoltandone la voce. Nessuno riesce a capire questo enorme e mistico dono, se non la sua assistente sociale, Pola. Emanuele insegna inoltre ritrattistica a carboncino, in una scuola serale. La sua vita, così nell’ombra nonostante il suo dono, cambia quando conosce tramite Pola, due migranti africane in cerca di una sistemazione e di una vita dignitosa, Maria, una vedova, e sua figlia Iaia. Le due si trasferiscono da lui occupandosi in cambio della casa. Iaia, ragazza curiosa e affascinata dal dono di Emanuele, una sera lo registra intento nel creare una sua opera. Il video in poco tempo diventa virale, tanto da finire in mano al “Talent Circus“, uno show televisivo che scova talenti per fare share.
Un film che racconta come i media, con i loro bombardamenti unidirezionali, possono far di una imperfezione, un cavallo di battaglia e di una dote, un tormentone mediatico. La trama del film è tratta da una storia vera.
Un lungometraggio destinato a far riflettere e che sarà sicuramente oggetto di critiche da parte di tutto il mondo cinematografico, specialmente per la comparsa del cast di Spacey, dopo, appunto, il bombardamento mediatico e le voci su di lui di soli quattro anni fa.
Nel cast, oltre al premio Oscar, ci sono Robert Davi, Stefania Rocca, Massimo Ranieri, Simona Nasi, Diana DeII’Erba, Diego Casale, Andrea Cocco, Vittorio Boscolo, Sofia Nistratova e, per la prima volta Isabel Ciammaglichella e Wehazit Efrem Abrham.