Michael Keaton torna a vestire i panni di Bruce Wayne nel film “The flash” di Andy Muschietti, in uscita nelle sale italiane a partire dal prossimo 15 giugno.
In questo articolo cogliamo l’occasione di ripercorrere la sua carriera d’attore, cominciata a teatro e proseguita sul grande schermo grazie alla fama ottenuta con il ruolo di Batman nel 1989.
Fonte foto: Pursue News
Michael Keaton e il ritorno nei panni di Batman
The Flash si preannuncia come un film molto carismatico, anche per la compresenza di due grandi nomi del panorama cinematografico. Infatti, non solo è previsto il ritorno di Michael Keaton, ma ci sarà anche il cameo di Ben Affleck nel medesimo ruolo. Una strategia, a detta di molti, volta a fare breccia negli spettatori e a consolidare il lascito di questo famoso eroe del fumetto.
Le riprese del film, tredicesima pellicola del DC Extended Universe, sono iniziate nell’aprile 2021 presso i Leavesden Studios in Inghilterra per poi concludersi a ottobre dello stesso anno. Nel cast vi sono anche altri interpreti degni di nota, come Ezra Miller (già noto per il ruolo di Credence Barebone nella saga di Animali fantastici), Sasha Calle e Michael Shannon tra i protagonisti.
La storia è incentrata sul personaggio di Barry Allen che lo spettatore seguirà durante un’insolita odissea. Allen, infatti, deve trovare il modo di tornare indietro nel tempo per salvare la madre dalla morte. L’eroe dal costume scarlatto, che viene inizialmente scoraggiato dal Batman interpretato da Michael Keaton, si rivolgerà ad un differente Batman, quello impersonato da Ben Affleck, per districarsi tra gli ostacoli che gli si porranno davanti, come salvare il mondo dal Generale Zod per fare ritorno al punto di partenza.
Michael Keaton sul set di The Flash Fonte foto: www.icantunseethatmovie.com
Michael Keaton. Gli esordi in tv e al cinema
Michael John Douglas è nato il 9 settembre 1951 a Coraopolis nello Stato della Pennsylvania, ultimo di sette fratelli. Il suo vero nome è molto simile a quello dell’attore Michael Kirk Douglas, recentemente premiato con la Palma d’oro onoraria alla settantaseiesima edizione del Festival di Cannes. Per evitare l’assonanza con il collega, Michael scelse di usare il cognome “Keaton”, che però non intendeva omaggiare l’icona del cinema muto Buster Keaton.
Michael Keaton studiò alla Kent State University, dove approfondì la dizione e iniziò ad apparire nei suoi primi spettacoli teatrali, accumulando l’esperienza che gli avrebbe consentito di perfezionare l’arte della recitazione. La sua ambizione a diventare un attore di successo lo portò a Hollywood, dove esordì sul piccolo schermo nella serie Working Stiffs al fianco di James Belushi.
L’esordio sul grande schermo avviene nel 1982 con il film di Ron Howard Night shift – Turno di notte, che gli fece ottenere un discreto successo di pubblico e di critica. Ron Howard l’avrebbe nuovamente diretto nel 1986 e nel 1994, rispettivamente in Gung Ho e Cronisti d’assalto.
Michael Keaton in una scena di "Night Shift" Fonte foto: www.chucksconnection.com
La consacrazione nel 1989 e gli ultimi progetti
Per tutti gli anni Ottanta Michael Keaton era rimasto un attore semi-sconosciuto, almeno fino a quando fu scritturato da Tim Burton in due dei film più importanti della sua carriera, ovvero Beetlejuice – Spiritello porcello e Batman, rispettivamente nel 1988 e 1989.
Il successo che conseguì a questi due lavori – entrambi ascrivibili al genere fantasy – fece di Michael Keaton un nuovo grande divo sotto i riflettori. Il primo film di Burton fu seguito da Batman – Il ritorno del 1992, dove il cast inizialmente composto da Jack Nicholson e Kim Basinger fu sostituito con Christopher Walken e Michelle Pfeiffer.
Michael Keaton e Kim Basinger in "Batman" di Tim Burton (1989) Fonte foto: GQ Italia
Da quel momento in poi, contrariamente a quello che accade per molti attori che ricadono nell’oblio dopo un periodo di gloria, Michael Keaton è riuscito a fidelizzare il pubblico destreggiandosi tra vari generi cinematografici, dal dramma alle commedie romantiche passando per i thriller e i film d’animazione. Nel 2010 prese parte al terzo capitolo della saga Toy Story in qualità di doppiatore.
Negli anni più recenti, invece, ha nuovamente collaborato con Tim Burton nel remake live action del classico Disney Dumbo, lavorando poi in altri film meritevoli e acclamati dalla critica come Birdman e Il caso Spotlight.
Nasce a Milano il 31 agosto 1998 da madre e padre egiziani, originari del Cairo e cresce con il piede in due staffe: da un lato, viene educata in seno alla cultura italiana, ampiamente assorbita sui banchi di scuola iscrivendosi al liceo classico, dall’altro si nutre di tutto ciò che ha a che fare con il mondo arabòfono. Di fatto è bilingue, ma non chiedetele quale dei due idiomi preferisce: sarebbe come scegliere tra mente e cuore. Inoltre, mentre cerca di capire cosa fare da grande (in verità le piacerebbe tornare bambina e passare i pomeriggi a guardare cartoni animati alla televisione), si dedica alla scrittura di articoli online per testate giornalistiche.