Tante sono le serie tv che traggono la loro origine da film di successo. Il prossimo anno toccherà ad un capolavoro nostrano, che più di trent’anni orsono ha affascinato il pubblico a livello internazionale, e ancora adesso conquista il cuore di chiunque lo guardi: stiamo parlando di Nuovo Cinema Paradiso.
Il film di Giuseppe Tornatore che ha emozionato vinse anche un premio Oscar, nel 1990, come miglior film straniero. E sorprendentemente tornerà sul piccolo schermo in una versione rinnovata e a puntate. La serie di “Nuovo Cinema Paradiso” sarà scritta e diretta dallo stesso Tornatore e prodotta da Bamboo Production, società di Marco Belardi (Immaturi, Perfetti Sconosciuti) che ha dato l’annuncio di questo nuovo progetto.
Una scena del film
Cosa sappiamo a proposito della serie tv
Se il film raccontava di una storia commovente di amicizia e formazione nell’affascinante cornice di un piccolo paesino siciliano, che vedeva protagonista il piccolo Totò, lo stesso contesto narrativo dovremmo ritrovarlo all’interno della serie, che sarà diretta dallo stesso Tornatore.
Ma questa volta la storia, secondo le notizie ufficiali, racconterà alcuni retroscena inediti sulle vite dei personaggi della comunità di Giancaldo, e mostrerà come nel film uno spaccato di vita italiana del secondo dopoguerra.
Come spesso hanno confermato i registi in diverse occasioni, le serie tv danno modo di approfondire vari aspetti rispetto a un film. Pertanto, quando si tratta di adattare un lungometraggio a una serie la durata maggiore e il linguaggio stilistico e narrativo diverso permettono di esplorare maggiormente i personaggi, la storia, spaziando tra passato e presente e coinvolgendo lo spettatore in un’avventura più duratura e completa.
La serie di “Nuovo Cinema Paradiso” verrà conclusa entro il 2023, quindi, possiamo attenderci di poterla avere a disposizione verso la fine del prossimo anno.
Laureata in Archeologia, Storia delle Arti e Scienze del Patrimonio Culturale alla Federico II di Napoli. All’età di 5 anni volevo fare la “scrittrice”, mentre adesso non so cosa di preciso mi riserverà il futuro. Ma una cosa certa è che la scrittura risulta essere ancora una delle mie attività preferite, una delle poche che mi aiuta di tanto in tanto ad evadere dal mondo.