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“La partita” uscirà su Netflix il primo settembre. Il film sarebbe dovuto uscire un anno e mezzo fa, ma purtroppo il lockdown ne ha rallentato l’uscita. Sia la sceneggiatura che la regia sono in mano a Francesco Carnesecchi.
La trama
Il protagonista del film è un allenatore con una passione sconfinata per il calcio, interpretato da Francesco Pannofino, ma che non ha mai vinto nessun premio. La storia del film ha come fulcro una finale di coppa in cui si fronteggiano la squadra di Claudio, il protagonista, e la squadra avversaria. Vincere questa partita è fondamentale sia per il mister che per il capitano della squadra, Antonio, interpretato da Gabriele Fiore, che sogna di diventare un calciatore ad un livello più alto. Questa partita che si gioca nei primi giorni di maggio, a Roma, in un campo polveroso dove i giocatori si riempiono di graffi, però, è importante anche per il presidente dell’associazione, Italo (Alberto di Stasio), che ha scommesso tutto ciò che ha nel risultato della partita.
Dal trailer, disponibile in rete, si capisce che ci sono diverse trame intrecciate dietro la storia principale della partita. Il calcio, nel film così come nella vita, viene visto come una possibilità di avere successo, e il pallone un simbolo di rivalsa sulla società che non offre possibilità ai giovani d’oggi. Lo sport diventa quindi una metafora della vita in cui riesce solo chi insiste, chi non si arrende di fronte ai primi fallimenti e che aggredisce con violenza chi si mette sul proprio cammino.
Non per niente il film si ambienta nelle periferie in cui la maggior parte delle persone sono povere e non hanno molte possibilità. I protagonisti del film non vogliono solo vincere una partita, ma vogliono dare una svolta alla loro vita, dare un senso compiuto alla propria esistenza attraverso la vittoria e tutto ciò che ne consegue.