Premi Oscar: i migliori discorsi

Premi Oscar: i migliori discorsi

Le cerimonie degli Oscar non sono tanto attese solo per la curiosità di scoprire a quali artisti verranno assegnati i premi più ambiti, ma anche per vedere come i candidati reagiranno all’annuncio della vittoria e quali discorsi pronunceranno nell’accettare l’ambita statuetta.

Nel corso degli anni sul palco della serata più importante del mondo del cinema si sono avvicendati centinaia di registi, attori e attrici, e ognuno di loro ha lasciato il proprio segno; alcuni, però, si sono distinti per la simpatia o il carisma personale. Oggi vi proponiamo una lista di alcuni dei discorsi più memorabili, per un verso o per l’altro, della storia degli Oscar.

Julie Andrews (1965)

Forse non lo sapete, ma l’adorabile Julie Andrews, protagonista di “Mary Poppins”, ha vinto nel 1965 un Oscar come Miglior attrice protagonista proprio grazie a questo film. A essere rimasti nella storia non sono tanto le parole di ringraziamento che ha pronunciato, quanto la luminosità dei suoi occhi e del suo sorriso e l’eleganza con cui è salita sul palco per ricevere la statuetta.

Robin Williams (1998)

Indimenticabile il discorso dell’amatissimo Robin Williams, vincitore come Miglior attore non protagonista per la sua superba interpretazione in “Will Hunting – Genio ribelle” e scomparso purtroppo nel 2014. Con una commozione che ha toccato il cuore di tutti, unita alla sua impagabile ironia, l’attore ha ringraziato il padre scomparso, «l’uomo che quando gli dissi che avrei voluto fare l’attore rispose “Splendido, basta che tu abbia un piano B… tipo fare il saldatore”».

Premi Oscar: i migliori discorsi

Fonte foto: wikipedia.org

Roberto Benigni (1999)

L’exploit di Roberto Benigni alla premiazione degli Oscar del 1999 non la scorderà mai nessuno. L’artista, in quell’anno, non ha solo vinto l’Oscar come Migliore attore protagonista (unico interprete italiano ad aver ricevuto questo riconoscimento) per il suo lungometraggio “La vita è bella”, che è stato inoltre insignito come Miglior film, ma ha anche dato vita a un siparietto esilarante che ha travolto il pubblico che assisteva all’evento, salendo sulle sedie del teatro per raggiungere il palco.

L’attore ha poi pronunciato un discorso animato da una gioia incontenibile, in cui ha dichiarato «Io sono qui perché tanta gente ha amato il mio film: l’amore è come una divinità e, a volte, se avete fede, come ogni divinità può apparire. Ecco perché voglio dedicare questo premio a mia moglie».

Meryl Streep (2012)

Meryl Streep è sempre incantevole da vedere, sia nei maxi schermi dei cinema durante un film che nelle interviste fuori scena, in cui lascia emergere tutto il suo humour e il suo acume. Questa straordinaria interprete ha ottenuto ben tre Oscar, per “Kramer contro Kramer”, “La scelta di Sophie” e “The Iron Lady”, ma in occasione dell’ultima vittoria ha tenuto il palco come solo un’attrice di gran classe e irresistibile ironia può fare, divertendo l’intera sala quando ha esordito con un «Quando è stato pronunciato il mio nome, mi è sembrato di sentire mezza America dire “Oh no! Oh, perché lei? Di nuovo?!?”. Beh, chi se ne frega».

Julia Roberts (2001)

Quando un’attrice sale sul palco della premiazione degli Oscar accade spesso che si lasci sopraffare dall’emozione. È successo per esempio alla giovanissima Anna Paquin nel 1994, così commossa da riuscire a stento a pronunciare qualche parola, e ad Halle Berry, che fece un discorso in preda ai singhiozzi, ed è successo anche alla mitica Julia Roberts nel 2001, quando ha conquistato il premio di Miglior attrice protagonista grazie al film “Erin Brockovich”. La sua sorpresa per la vittoria si è trasformata in un discorso scoppiettante, in cui l’attrice ha ringraziato chiunque abbia mai incontrato nella sua vita con un’allegria e una gioia dirompenti.

Cillian Murphy (2024)

Cillian Murphy è apparso come un vero gentleman, nel ricevere la statuetta come Miglior attore protagonista per il filmOppenheimer”. Ha ringraziato con squisita gentilezza la sua famiglia e ognuno dei partecipanti alla realizzazione del lungometraggio, ha dichiarato di essere un irlandese davvero orgoglioso di essere sul palco delle premiazioni, dopodiché ha speso delle toccanti parole sulla pellicola e sul suo significato: «Abbiamo fatto un film sul padre della bomba atomica, in una situazione di guerra, e se penso a quello che viviamo oggi, in un mondo ancora in conflitto, non posso che dedicare questo premio a chi si adopera per portare la pace».