Reduce della sua epica interpretazione di Ken nel film campione di incassi “Barbie” – nonché della versione natalizia della hit che ha conquistato le classifiche mondiali, tratta dalla stessa pellicola, “I’m Just Ken”- Ryan Gosling torna da protagonista in un action movie che arriverà nelle sale a febbraio 2024.
“The Fall Guy” è il titolo del nuovo lavoro diretto da David Leitch, regista di “Deadpool” e di “Bullet Train” ( e già questo dovrebbe dirci molto sul genere di film che dobbiamo aspettarci). Al fianco di Gosling ci saranno Emily Blunt, Aaron Taylor-Johnson, Hannah Waddingham e Winston Duke.
La Trama
Basato (pare in modo approssimativo) su una famosa serie televisiva anni Ottanta chiamata “Professione Pericolo”, con protagonista l’attore Lee Majors, “The Fall Guy” vede Gosling nei panni di Colt, uno stuntman che lavora a un film diretto dalla sua ex (Jody, interpretata da Emily Blunt).
Dal trailer si evince che i due abbiano avuto una “storiella”, prima che lui sparisse (pare per una sorta di ritiro spirituale in cui c’entrano i bonsai e il farsi crescere barba e capelli). Ma questa non è una semplice commedia sentimentale. Quando infatti la star del film di Jody, Tom Ryder (Aaron Taylor-Johnson), scompare misteriosamente, Colt viene coinvolto nella sua ricerca.
Si può ben immaginare che lo spericolato protagonista si ritroverà ben presto invischiato in vicende più rischiose di quanto possa immaginar e che, tra scazzottate, personaggi loschi e ritrovamenti di cadaveri, il film si preannuncia una giusta combinazione di azione e comicità. Un “Jason Bourne” sfigato ma determinato a riconquistare la stima della sua amata.
Insomma, dopo un’ascesa fatta perlopiù di ruoli cupi (Drive, Come un tuono) e drammatici (Le pagine della nostra vita, La La Land), stiamo vivendo la fase più leggera della carriera di Ryan Gosling. Il ruolo del macho frustrato ci ha fatto sognare in Barbie, riuscirà a fare meglio in questo nuovo film? Lo scopriremo presto.
Laureata in Archeologia, Storia delle Arti e Scienze del Patrimonio Culturale alla Federico II di Napoli. All’età di 5 anni volevo fare la “scrittrice”, mentre adesso non so cosa di preciso mi riserverà il futuro. Ma una cosa certa è che la scrittura risulta essere ancora una delle mie attività preferite, una delle poche che mi aiuta di tanto in tanto ad evadere dal mondo.