Sandra Milo, una delle ultime vamp

Sandra Milo, una delle ultime vamp

Sandra Milo, una delle ultime vamp. Chi era la donna che Fellini soprannominò “Sandrocchia”? La parte meno pubblica e sotto i riflettori. Lei si divertiva a passare per la “bionda svampita”, ma non era realmente così, e spesso sfatava questo pregiudizio affrontando con competenza e preparazione argomenti seri e impegnati, supportando le proprie idee in maniera decisa.

Chi era?

«Se hai vissuto bene viene fuori un’altra bellezza, diversa da quella della gioventù, una sorta di bellezza spirituale che emerge se sei stata felice, in pace con te stessa e gli altri. E senza sensi di colpa» (Sandra Milo)

Sandra Milo, il cui vero nome era Salvatrice Elena Greco, è nata a Tunisi l’11 marzo 1933, da genitori italiani e visse in Italia fin da subito. Una vita segnata dagli uomini e dall’amore, fin dai 15 anni quando si sposò giovanissima e incinta ma si separò dopo nemmeno un mese dalle nozze. L’esordio al cinema a 22 anni, diventò subito riconoscibile per le sue forme prorompenti e vistose e per la voce ingenua da bambina, divenne una “maggiorata” del grande schermo e prese parte a numerosi film di genere. 

La sua personalità carismatica, accompagnata alla bellezza e al talento, l’hanno resa un’icona nel mondo dello spettacolo italiano e al contempo una figura umanissima per la riservatezza con la quale ha cercato di tenere la sua vita privata lontana dai riflettori. Nel 2021, ha così ricevuto il David di Donatello alla Carriera.

Sandra Milo, una delle ultime vamp

Non solo “Sandrocchia”

«Se tu non dipendi economicamente da nessuno, non dipendi di testa da nessuno, se sei te stesso in qualsiasi momento te la cavi» (Sandra Milo)

Da ricordare Sandra Milo non solo come l’icona amata dai grandi registi, ma anche la donna paladina dei diritti civili di tutti: la lotta contro la violenza sulle donne, la difesa dei figli nati fuori matrimonio. Se oggi c’è un diritto di famiglia è stato anche grazie alle sue battaglie pubbliche, sempre pronta a spronare il Parlamento a regolarizzare situazioni precarie, quando in Italia erano tantissime.

E poi la lotta contro tutte le discriminazioni, contro l’omofobia, contro tutto quello che gli altri che si sentivano ‘normali’ giudicavano “diverso”. E poi questa straordinaria forza, lei era amica delle donne, è sempre stata una donna indipendente, libera: non solo libera di testa, ma libera di tutto.

“Ciro”, uno scherzo diventato un tormentone

“Io sono la prima a mettermi in gioco e a prendermi in giro, però sui figli, sui miei figli, non mi permetterei mai di scherzare. Mai.” (Sandra Milo)

Icona della tv anni ’80 e ’90, durante la trasmissione “L’amore è una cosa meravigliosa” è entrata nella storia della televisione italiana per un celebre scherzo messo in pratica ai suoi danni nel 1990. Una telefonata anonima in diretta informa Sandra che suo figlio Ciro è ricoverato in ospedale in gravi condizioni in seguito a un incidente stradale (la notizia è falsa). La Milo non riesce a trattenere le lacrime e scappa dallo studio urlando “Oddio Ciro, Ciro”, che diventerà un tormentone del piccolo schermo che dura ancora oggi.

Sandra Milo, una delle ultime vamp

La morte della mamma e l’eutanasia

“So che c’è molta gente a favore e molta contro l’eutanasia, ma bisogna provarlo, come si fa a dire ‘no, continua a soffrire’, se sai che quella persona non avrà scampo a causa del male che l’ha colpita? La gente deve poter morire con dignità.” (Sandra Milo)

Sfatando il mito della “svampita” che la seguiva, non perdeva mai occasione di mostrare la sua intelligenza e saggezza, soprattutto quando, nel 2007 raccontò di aver aiutato la madre in fin di vita a morire. “Mia madre si stava consumando – disse durante un’intervista-sfogo  – Così, mi chiese di aiutarla a morire. Mi ha fatto uscire dalla stanza, ed è morta, sola, come lei voleva. So che c’è molta gente a favore dell’eutanasia e molta contro, ma come si fa a dire ‘no’ se sai che quella persona non avrà scampo a causa del male che l’ha colpita? La gente deve poter morire con dignità”.

La sua percezione della morte

«Non credo all’inferno, oltre la morte c’è il paradiso. Io mi vedo lì… ho cercato di fare del mio meglio» (Sandra Milo)

Una frase significativa detta durante la sua ultima intervista, quasi a sentire che la fine terrena si stava avvicinando poiché sapeva da tempo di essere malata, ma ha voluto vivere gli ultimi periodi nella serenità della sua casa, contornata dai suoi cari che si sono presi cura di lei fino all’ultimo respiro, dato nel suo letto come ad addormentarsi.

I funerali si sono tenuti oggi, 31 gennaio, nella chiesa degli Artisti a piazza del Popolo a Roma, con una chiesa. gremita di personaggi dello spettacolo a salutarla vicino a parenti e persone non famose, tutti uniti grazie ad un unico grande amore, quello per “Sandrocchia”