The Suicide Squad – Missione Suicida uscirà il prossimo 6 agosto. È identificato come il sequel del film diretto con successo, benché controverso, da Devid Ayer nel 2016, con protagonisti i super-cattivi della DC Comics, capeggiati da Deadshot (Will Smith nel primo capitolo). Il film incassò ben oltre 740 milioni di dollari, ma non tutte le critiche lo hanno premiato.
Dalle indiscrezioni trapelate sui social circa il nuovo progetto, si intende che non si tratterà di un sequel, ma di un vero e proprio reboot con nuovi personaggi e un cast molto interessante, e soprattutto un occhio attento verso la storia a fumetti di questa poliedrica squadra. Tutto nuovo dunque, persino il regista. A condurre le redini del nuovo film un grande regista, James Gunn, famoso per la sua peculiare capacità di assumersi rischi e stupire il pubblico.
Il suo lavoro vedrà il ritorno di molto personaggi e interpreti del primo film e nuovi arrivi. Con un post su Instagram, il regista James Gunn scrive che “adoro sempre lavorare con il mio amico Sylvester Stallone e il nostro lavoro oggi su The Suicide Squad non è stata un eccezione”.
Una dichiarazione improvvisa e inaspettata, proprio nello stile di Gunn. Nessuna comunicazione ufficiale parlava di una collaborazione dell’attore nel film e quel furbo di James Gunn ha pensato di ufficializzarla con una foto che li ritrae insieme e due righe di descrizione. “Nonostante Sly sia un’iconica star del cinema, la maggior parte della gente non ha idea di quale incredibile uomo sia” ha scritto il regista.
Sylvester Stallone ha appena terminato le riprese di un altro film ambientato nel mondo dei supereroi intitolato “Samaritan”, in uscita a giugno 2021. James Gunn è un suo fan dichiarato e, se ben ricordate, lo aveva coinvolto anche in “Guardiani della Galassia 2″ per il ruolo di Stakar.
In “The Suicide Squad – Missione Suicida” avrà probabilmente un ruolo piccolo, considerata la già affollata schiera di personaggi che animano la storia: Margot Robbie nei panni di Harley Quinn, Peter Capaldi nei panni di The Thinker, Jai Courtney nei panni di Captain Boomerang, John Cena nei panni di Peacemaker, Joel Kinnaman nei panni di Rick Flag, Pete Davidson nei panni di Blackguard, Steve Agee nei panni di King Shark, Sean Gunn nei panni di Weasel, David Dastmalchian nei panni di Polka-Dot Man, Michael Rooker nei panni di Savant, Nathan Fillion nei panni di T.D.K., Daniela Melchior nei panni di Ratcatcher 2, Viola Waller nei panni di Amanda Waller.
Tanti nomi e ne manca uno e non di poco conto: Will Smith che nel primo capitolo vestiva i panni Floyd Lawton è la defezione più importante di questo nuovo cast. Floyd Lawton è uno dei membri più importanti della Task Force X che ha comandato in svariate e ripetute occasioni. Bisogna tuttavia ammettere che il personaggio portato su schermo da Will Smith poco aveva a che spartire con la versione originale dell’assassino dal grilletto facile.
Non c’è da stupirsi se il coraggio James Gunn non ha esitato a cancellare il personaggio dopo la fuoriuscita di Smith, pur avendo a disposizione Idris Elba. Deadshot ormai è, per così dire, compromesso e quindi – grande sorpresa – Idris Elba pare non indosserà i panni del mercenario inglese, bensì con buona probabilità quelli di Tigre di Bronzo.
Intorno a The Suicide Squad – Missione suicida c’è un’aria di mistero e sorpresa. Tutto molto riservato, ma finalmente sembra ci siano le rivelazioni, benché risicate, sulla trama. Sono state rilasciate in un’intervista dal regista stesso e dal producer Peter Safran. Andiamo a leggere cosa ci aspetta nella storia di The Suicide Squad. Naturalmente fermatevi qui se non volete spoiler nemmeno sulla vicenda a grandi linee.
In The Suicide Squad – Missione suicida, la squadra verrà inviata in un’immaginaria isola latino-americana, quella Corto Maltese già usata nei fumetti DC, dove sarà chiamata a distruggere un laboratorio che risale all’epoca nazista, in cui i prigionieri politici sono vittima di crudeli esperimenti. Naturalmente Gunn e Safran si sono guardati dal rivelare di più, ma siamo certi che un passaggio dell’intervista a Gunn andrà a genio ai fan: “Per quel che riguarda sesso e violenza, non ci sono regole!”
C’è un altro elemento interessante svelato nell’intervista: pare che la lavorazione si sia basata essenzialmente su set fisici ed effetti speciali durante le riprese, con la costruzione apposita di oltre 100 ambienti, un record per la Warner Bros. Un’esperienza che per James Gunn va oltre quella da lui stesso allestita per i Guardiani della Galassia. Sembra siano stati progettati dei set giganteschi, con numerosi effetti, quasi più in questo film che in tutti quelli Marvel messi insieme, ha dichiarato Dan Sudick, tecnico appunto degli effetti.
Non ci resta che attendere la data di uscita per gustare le promessa del regista.
Mi rimetto in gioco sempre. Cerco ogni giorno il meglio da me e per me. Curiosa, leggo e scrivo per passione. Imparo dal confronto, dalle critiche costruttive e rinasco cercando di superare i miei limiti. È così che approdo a nuove mete dopo scelte di studio e lavoro completamente diverse, quali la contabilità e un impiego in amministrazione in un’azienda privata e mi dedico a ciò che avrei dovuto fare fin dall’inizio.