Stranger things

Stranger Things 4, aspettando il finale

Abbiamo dovuto aspettare oltre tre anni, ma Stranger Things è tornata, ed è tornata col botto. In soli pochi giorni, infatti, la quarta stagione della serie statunitense ideata dalle brillanti menti dei fratelli Duffer ha scavalcato ogni record precedentemente stabilito: è prima nelle classifiche mondiali di Netflix ormai da tre settimane, ha ricevuto gli elogi dal maestro del terrore Stephen King e ha addirittura portato alla ribalta un successo musicale di Kate Bush degli anni Ottanta, Running up that hill.

Insomma, nessuno ci biasimerà se urliamo a gran voce che l’attesa è valsa la pena, giusto? E allora, mentre aspettiamo gli ultimi episodi della quarta stagione in arrivo venerdì 1 luglio 2022 – lo so che siete impazienti e non riuscite più ad attendere -, vediamo un po’ dove eravamo rimasti. Ma occhio agli spoilers…e ai demogorgoni!

Un viaggio negli anni Ottanta

Stranger things

Fonte foto: cnews.fr

Walkie-talkie, blockbusters, videocassette, videogiochi: tutto in Stranger Things grida anni Ottanta. Ed è proprio questo a renderla una serie non solo estremamente nostalgica, ma anche così patinata e attraente. Insomma, alzi la mano chi non ha mai sognato di vivere anche solo un giorno in quei meravigliosi anni ormai andati…

La colonna sonora, poi, su cui i fratelli Duffer hanno lavorato a lungo e con cura, strizza gli occhi ai successi commerciali più in voga degli anni Ottanta: ed ecco che gruppi e cantanti come i The Clash, Toto, Joy Division, Police, Bon Jovi, Scorpions, Madonna e Kate Bush tornano a popolare le playlist di Spotify dei fan di tutto il mondo.

Quest’ultima, in particolare, sta vivendo un vero e proprio momento di fama inaspettato grazie a una sua hit del 1985, Running up that hill, rimasta nella penombra fino a quando i 20Duffer hanno pensato di inserirla nella colonna sonora della quarta stagione, rendendola una delle canzoni più ascoltate al mondo.

Stranger things

Fonte foto: movieplayer.it

La cantante inglese non ha saputo trattenere la sua gioia e sul suo sito web ha ringraziato i due registi statunitensi per averle regalato tutta questa popolarità a quasi quarant’anni dall’uscita del pezzo: “È tutto così entusiasmante! “Running Up That Hill” oggi è passata dal numero 8 al numero 4 negli Stati Uniti. Voglio dire un grande grazie a tutti quelli che negli Stati Uniti hanno supportato la canzone. È la prima volta che laggiù ho un singolo nella Top Ten e ora è nella top 5! Grazie mille ancora ai Duffer Brothers: grazie alla loro ultima, straordinaria stagione di Stranger Things, il brano viene scoperto da un pubblico completamente nuovo“.

Ma torniamo a noi…

Dove eravamo rimasti?

Stranger things

Fonte foto: skuola.net

La quarta stagione inizia nella primavera del 1986, quasi un anno dopo i tragici avvenimenti dello Starcourt Mall: Hopper è morto – o almeno così ci dicono -, Joyce si è trasferita in California insieme a Will, Jonathan e Undici, mentre Mike, Dustin, Lucas e Max sono rimasti nella ormai tranquilla – ma nemmeno troppo – Hawkins.

Ed è proprio da Hawkins che parte tutto, proprio come nelle stagioni precedenti. I ragazzi, ormai più simili ad adulti che a bambini, ancora una volta dovranno affrontare un temibile pericolo, forse anche peggiore di quelli incontrati finora.

Non siamo più bambini” dichiara Mike nel corso della terza stagione. E se loro sono cresciuti, così sono cresciuti anche i toni assunti per raccontare gli eventi, che sono sempre più cupi e spaventosi. Insomma, è proprio il caso di dire che questa stagione non è adatta ai più deboli di cuore.

Aspettando la seconda parte

Stranger things

Fonte foto: comingsoon.it

Il 27 maggio scorso Netflix ha rilasciato la prima parte della quarta stagione, composta da 7 episodi della durata di circa un’ora l’uno. Il 1 luglio, se la curiosità (oppure Vecna) non ci ucciderà prima, arriverà la seconda parte, che si concluderà con due episodi della durata variabile. La quarta stagione, infatti, sarà quella più lunga di tutte.

Insomma, l’attesa è quasi finita. Ma se proprio non ce la fate ad aspettare, un bel rewatch delle prime tre stagioni è quello che vi ci vuole. Ma fate attenzione: ricordate di avere con voi una mazza chiodata, un accendino e un walkman con la vostra cassetta preferita!