“Io invece sono scivolata via e continuo a scivolare anche adesso, dentro queste righe che vogliono darmi una storia mentre in effetti non sono niente, niente di mio, niente che sia davvero cominciato o sia davvero arrivato a compimento: solo un garbuglio che nessuno, nemmeno chi in questo momento sta scrivendo, sa se contiene il filo giusto di un racconto o è soltanto un dolore arruffato, senza redenzione…”
La trama
È la storia di Giovanna, una ragazza di 13 anni che un giorno sente suo padre dire a sua madre, dispiaciuto, che “le sta venendo la faccia di sua zia”. Una zia della quale non sa nulla. Da quel momento inizia ad indagare e scopre così che esiste zia Vittoria, sorella di suo padre, che abita in una zona malfamata di Napoli ed è “una persona cattiva”.
A questo punto le due facce di Napoli, quella “buona” di cui fa parte la ragazza con la sua famiglia e quella “cattiva”, di cui invece fa parte Vittoria si incontrano e si scontrano più volte, fino a far accadere l’irreparabile.
Giovanna, divenuta ormai Gianní, in dialetto napoletano, cresce e diventa sempre più insofferente a tutto ciò che la circonda. Scopre il sesso, ma non le piace, scopre l’amore ma non può viverlo, se non nella sua mente di adolescente. Scopre anche la religione, a modo suo perché viene da una famiglia di atei. Un racconto feroce, sulla ricerca di un’identità che di fatto viene pilotata.
All’inizio il racconto è veloce, entriamo all’improvviso nelle vite dei personaggi e lo facciamo durante le riflessioni della protagonista, poi il ritmo cala e quasi si appiattisce. Siamo sempre nella testa di Giovanna, ci racconta il passare dei mesi e degli anni con un pizzico di rassegnazione, con l’arrendevolezza di chi non ha tredici anni, ma almeno trenta di più.
L’autrice
Elena Ferrante, pseudonimo di un’autrice o di un autore di cui non si conosce la vera identità, è stata inserita nel 2016 nella prestigiosa classifica della rivista TIME sulle 100 personalità più influenti dell’anno, con i suoi romanzi tradotti in ben 45 lingue. L’autrice è anche nota con il soprannome di la “scrittirce senza volto” poichè non si conosce la sua identità. Si pensa, quindi, che in realtà il suo nome è semplicemente uno pseudonimo. Conosciuta e amata da tutto il mondo, è diventata famosa con il suo primo romanzo “L’amore molesto”, pubblicato nel 1992. Nel 2016 la scrittrice è stata nominata tra le 100 persone più influenti al mondo dal Time.
Nel libro “La frantumaglia“, la Ferrante spiega i motivi del perchè ha deciso di rimanere sconosciuta.
Il romanzo diventa una serie
Dopo l’enorme successo della serie televisiva L’amica geniale, sempre tratta dai romanzi omonimi di Elena Ferrante, si punta dunque ad un’altra storia di qualità di un libro della scrittrice che ha già riscontrato grande favore in Italia e nel mondo.
La prima stagione de La vita bugiarda degli adulti sarà disponibile in esclusiva sulla piattaforma streaming Netflix.
Il video-annuncio rilasciato sulle pagine ufficiali ha come voce narrante quella di Emma Marrone. Ma da chi è composto il cast della serie? Il progetto è ancora alle fasi iniziali e dunque non sappiamo ancora chi sono gli attori che entreranno a far parte del cast interpretando i vari personaggi. Per poter scoprire questo progetto italiano, sarà necessario fare un abbonamento alla piattaforma streaming. Non è infatti più disponibile il periodo di prova gratuito, come in passato.