Un borgo calabrese protetto dal Pollino: Morano Calabro

Condividi su

Morano Calabro è situato nella zona settentrionale della provincia di Cosenza e ha alle sue spalle un gigante: il Pollino (2248), a cui si aggiungono Serra Dolcedorme (2267) e Serra del Prete (2181). Per la sua vicinanza fisica alla Basilicata, nel 2003 il borgo è stato inserito nei luoghi da visitare nel Parco Nazionale del Pollino e fa parte del circuito I borghi più belli d’Italia.

Il Paese ebbe notevole importanza nel Regno Borbonico grazie alla sua posizione arroccata e tale splendore durò fino al Settecento.

Tra i luoghi da visitare c’è la chiesa tardo-gotica di San Bernardino da Siena, un raro esempio di architettura monastica del ‘400. La chiesa ha due portali ed è opera di maestri calabresi di formazione napoletana. All’interno è conservato un crocifisso ligneo risalente al quattrocento.

Altra opera da visionare è il castello normanno svevo di Morano: si erge in cima all’abitato e la sua struttura ricorda il Maschio Angioino napoletano. I bombardamenti francesi di inizio ‘800 ne hanno deturpato l’aspetto, lasciandone intatta solo una parte che non lascia spazio a fraintendimenti sulla somiglianza.

Morano è ricca di palazzi signorili costruiti da settecento e ottocento dalle famiglie benestanti: percorrere le viuzze del centro riporta ad un’altra epoca e mostra una Calabria anacronistica, purtroppo vuota come la maggior parte dei centri montani.

Di sera, di notevole impatto è il colpo d’occhio suggerito dalla posizione delle abitazioni costruite con architettura povera; le luci notturne lo rendono molto simile ad un presepe tanto che nel periodo natalizio vi si può visitare il presepe vivente. Sempre in estate, il borgo organizza la Festa della Madonna del Carmine, dal 14 al 16 luglio, dedicata agli emigranti.

Proprio il legame con il regno napoleonico, dopo l’Unità d’Italia ne segue le sorti e subisce un forte spopolamento tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900.

Meritano una visita il Museo dell’Agricoltura e della Civiltà Contadina e il Nibbio, luogo nel quale si può approfondire la fauna e la flora presente nel Parco Nazionale del Pollino.

La natura è uno dei protagonisti fondamentali del luogo; a Morano si può visitare la Loricanda, un parco della Lavanda nel cuore del Pollino. Riguardo alle feste tradizionali, il borgo a maggio ospita un tradizionale palio detto “Festa della Bandiera”.

Morano Calabro è considerato no dei centri storici più intatti della provincia di Cosenza e di tutta la Calabria: un paesaggio che solo la potenza dell’arte può spiegare.

Le vie strette e le sagome squadrate degli scorci del Paese fanno pensare ad Escher: il famoso incisore visitò il borgo nel 1930.

Per gli amanti della montagna, Morano Calabro è un luogo magico che concede una pausa dalla routine e affascina per la sua storia complessa e antica. La lavanda poi, conferisce al territorio circostante l’aspetto tipico della Provenza, pur trovandosi in una regione italiana.


Condividi su