Il luna park senza elettricità

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Il luna park senza elettricità, esiste davvero, fabbricato con prodotti di scarto e interamente a mano è un luogo in cui ci si diverte sfruttando prettamente le leggi della natura, per ritornare bambini. Il parco ha il minor impatto sull’ambiente, grazie ai materiali di recupero come ferro, legno e altri, con cui sono costruite le giostre del luna park. 

L’idea.

Se vi trovate nei pressi di Treviso, precisamente a Neveresa di Battaglia, in Veneto, non potete non fare un salto all’innovativo parcogiochi, che in media attira 50 mila visitatori l’anno. 

Ai pioppi”, questo è il suo nome, inventato dal proprietario Bruno Ferrin e sua moglie, proprietari di un’osteria. È alle spalle del locale che sorgono le 45 giostre, costruite da Bruno, fin dal ’69, il quale alla veneranda età di 84 intende continuare a regalare sorrisi e divertimento a grandi e piccini. 

Cos’altro dovrei fare a 84 anni: mettermi in poltrona a guardare la televisione? Meglio un’altalena, che spinge verso il futuro” L’anziano proprietario non ha solo tanta forza da vendere, ma anche tantissima fantasia e insieme a suo nipote continua tutt’oggi a progettare giostre.

Bruno ha raccontato che tutta l’idea è partita da una semplice altalena posta nel cortile dell’osteria, alla quale tempo prima si era rotto un pezzo dell’aggancio ed in mancanza del fabbro, l’ha aggiustata tutto da solo, ma è proprio da questo che è giunto alla costruzione dell’intero parco. 

Le attrazioni mirano al divertimento di tutte le età. Il parco propone: “il giro della morte”, che compie 10 metri di diametro; la “centrifuga” una giostra che si aiuta con la spinta dei pedali, proprio come una bicicletta, il “pendolo”, la “teleferica”, il “tirapugni”, e la “ruota”, inspirata all’Uomo Vitruviano di Leonardo Da Vinci. 

Per chi avesse intenzione di visitarlo e passare una giornata all’insegna del divertimento, non ha bisogno di acquistare il biglietto, basta assaporare un buon pranzo all’interno dell’osteria, anche se attualmente chiuso a causa covid.

Con tanta fantasia e buona volontà l’anziano proprietario, prima saldatore, poi ingegnere, fabbro e falegname è riuscito a realizzare il suo sogno: “Voglio essere ricordato per aver regalato almeno un’ora di divertimento a tutti, grandi e piccoli”.