Una passeggiata nel borgo di Sovana

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Sovana è un piccolo paesino che ha conservato l’aspetto del classico borgo medievale, all’ingresso del paese troverete subito i ruderi dell’imponente Rocca Aldobrandesca risalente al XI secolo, costruita sopra un antico edificio etrusco, e caduta in rovina intorno al XVII secolo. Percorrendo tutta la via del Pretorio, unica via di accesso al borgo fino al 1558, arriverete in Piazza del Pretorio, la cui pavimentazione a spina di pesce è in parte ancora quella originale. L’edificio situato al centro, con un grande orologio sulla facciata e campaniletto a vela, è il Palazzo dell’Archivio, un tempo sede del comune. Sulla parte sinistra della piazza, troverete la chiesa di Santa Maria risalente al periodo tardo-romanico; al suo interno sopra l’altare potrete ammirare il ciborio preromanico, che risulta essere tra i più antichi cibori preromanici intatti di tutta la Toscana, che si suppone che sia stato prelevato dalla vecchia chiesa di San Mamiliano.  E inoltre, alcuni pregevoli affreschi del XV sec. tra cui uno attribuito alla scuola di Andrea di Niccolò, la facciata e l’ingresso originario sono oggi nascosti poiché diventati parete confinante con l’adiacente Palazzo Bourbon Del Monte edificato nella prima metà del ‘500.

Accanto al Palazzo dei marchesi Bourbon del Monte, troviamo la chiesa paleocristiana di San Mamiliano il cui campanile è inglobato nel suddetto palazzo; è uno degli edifici più antichi di Sovana, costruita sopra una preesistente struttura etrusca, secondo alcuni è stata la prima cattedrale del paese, sembra invece più verosimile la tesi che la vede come chiesa cemeteriale costruita nel IX sec. per conservare le reliquie di San Mamiliano provenienti dall’Isola del Giglio. Oggi è un museo (Museo di San Mamiliano) ed ospita anche il tesoro di Sovana, un tesoro composto da 498 monete d’oro del V sec. rinvenuto nel 2004 durante il restauro dell’edificio.

 

Sulla parte destra della piazza, troviamo il Palazzo Pretorio, edificio duecentesco che presenta sulla facciata numerosi stemmi riconducenti ai capitani del popolo e commissari senesi che governarono Sovana tra il Quattrocento ed il Seicento. Oggi il Palazzo Pretorio ospita il centro di documentazione sulla storia e l’archeologia di Sovana. 

 

Lasciando la piazza e prendendo via di Mezzo ci dirigeremo verso il Duomo. Su questa stradina troveremo la casa di Ildebrando Aldobrandeschi che nel 1073 divenne Papa col nome di Gregorio VII. Il Duomo di Sovana è uno dei più importanti edifici in stile romanico gotico di tutta la Toscana.

 

Proseguendo con questa bellissima passeggiata per Sovana, si possono ammirare anche:

 

Vie Cave di Sovana

 

Le Vie Cave di Sovana sono antichissimi percorsi etruschi scavati nel terreno fino a raggiungere i venticinque metri di profondità. Collegano antichissimi insediamenti e necropoli in tutta l’area tra Sovana, Pitigliano e Sorano. Non esistono opere simili in nessuna altra parte del mondo. La loro funzione originaria è ancora avvolta nel mistero. Considerate che sono state scavate a mano, si tratta quindi di opere realizzate con sforzi enormi per l’epoca.

 

La Mano di Orlando

 

Lungo la strada provinciale che collega Sovana a Sorano, sulla sinistra poco prima del bivio per Pitigliano, potrete scorgere un grosso masso enigmatico a forma di mano chiusa. Questo macigno è conosciuto come “La Mano di Orlando”, la leggenda vuole che sia stato creato dal paladino Orlando (nipote di Carlo Magno) il quale fermatosi a pregare vicino questo masso lo strinse con tanta vigoria da lasciare impressi sulla roccia i segni della sua stretta. Tralasciando la leggenda, ci sono varie ipotesi sull’origine di questa roccia, una di queste lo fa risalire all’era megalitica quando aveva funzioni di osservatorio celeste.

 

Sovana è dunque un luogo ricco di storia tutto da scoprire. 


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