Pietramontecorvino: il borgo italiano risorto dalle sue ceneri come l'araba fenice

Pietramontecorvino: il borgo italiano risorto dalle sue ceneri

Fonte foto: viaggiareinpuglia.it

La nostra Italia, si sa, è ricca di posti davvero magici e meravigliosi. Questa volta vi parlerò di Pietramontecorvino, uno dei borghi più belli.

Nel 2010 ha infatti ricevuto la Bandiera arancione del Touring Club Italiano: essa è un riconoscimento ufficiale che viene assegnato ai piccoli comuni che nel nostro Belpaese si sanno distinguere nei loro parametri turistici ed ambientali. Ci troviamo in Puglia, in provincia di Foggia e a 456 metri sul livello del mare. Tra le colline dei monti Dauni, in territorio per metà pianeggiante e per metà collinoso, troviamo Pietramontecorvino, affascinante paese di origine medievale. 

L’araba fenice dei borghi italiani

Inizialmente Montecorvino e Castel di Pietra erano due luoghi ben distinti: una piccola città bizantina la prima e un antico borgo il secondo. Nel 1137 accadde però che Ruggero il Normanno attaccò Montecorvino. Gli abitanti, per fuggire, decisero di rifugiarsi nell’antico borgo. Con il passare degli anni, le due località si unirono e nel 1862 presero il nome che tutt’oggi conosciamo. Non dobbiamo poi dimenticare che circa 400 anni prima venne distrutto da un violento terremoto. Proprio per questo motivo possiamo considerarlo luogo di rinascita, tant’è vero che è conosciuto come l’araba fenice della Daunia.

Cosa vedere 

Se siete interessati a visitare questo borgo, eccovi una piccola guida per orientarvi. Ovviamente non potete farvi mancare il centro storico, conosciuto con il nome di Terravecchia. Qui troverete Port’Alta, l’unica porta d’ingresso con arco gotico rimasta dai tempi del Medioevo, e potrete passeggiare tra i vicoletti caratteristici che sono arricchiti da abitazioni in pietra o ricavate nella roccia in tufo. Attraversando Port’Alta, vi ritroverete poi a salire una scalinata e davanti a voi potrete ammirare la chiesa di Santa Maria Assunta. Appartenente al XII secolo, al suo interno si trovano l’altare maggiore e la cappella costruita nel XVI secolo. Dopo aver visitato la chiesa incamminatevi lungo il cortile per immergervi questa volta nel fascino del Palazzo Ducale, risalente al 1200. Potrete ammirare i meravigliosi affreschi della famiglia dei Montalto di Tocco e, se vorrete, visitare il museo archeologico, ricco di reperti locali appartenenti alle varie epoche.

Per finire vi consiglio di visitare la Torre Normanno-Angioina, alta circa 30 metri, che venne costruita per gli avvistamenti e poi resa prigione. Voi potrete invece salire sulla sua cima per concludere la vostra gita con un panorama mozzafiato.