Una visita al Sacro Monte di Varese

Una visita al Sacro Monte di Varese

Il santuario del Sacro Monte di Varese è il punto di arrivo di un cammino che può iniziare dal borgo di Santa Maria del Monte, questo perché la storia del borgo e quella del santuario si sviluppano e crescono insieme.

Una passeggiata

Passeggiare per il borgo offre, oltre alla possibilità di ristoro in alcuni bar tipici, l’esperienza di una passeggiata fra case addossate le une alle altre che lasciano inaspettatamente spazio a scorci panoramici; alcuni dei quali danno direttamente su lago di Varese. Siccome il borgo di Santa Maria del Monte è stato comune a sé fino al 1927, sotto le abitazioni sono presenti una serie di cunicoli comunicanti fra loro che permettono di arrivare da una parte all’altra del borgo velocemente e all’occorrenza passando inosservati.

Dal borgo, per arrivare al santuario che funge anche da quindicesima cappella, bisogna passare per la Via Sacra. Si tratta di un percorso in acciottolato di circa due chilometri in salita lungo il quale sono dislocate quattordici cappelle. L’intera Via Sacra è stata creata nel corso del 1600 e studiata in modo che ogni cappella sia dedicata ad un racconto biblico che deve portare l’osservatore ad una serie di ragionamenti concatenanti. Il messaggio viene raccontato attraverso le statue e i dipinti che ogni cappella ospita e le narrazioni si sviluppano intorno ai quattro macro-temi dei misteri del rosario. Le riflessioni che nascono dall’osservazione trovano modo di evolvere nello spazio di tempo che intercorre fra una cappella e l’altra. Questo percorso viene così articolato per esaltare il cattolicesimo che in questo periodo storico si trova a dover fare i conti con il protestantesimo. Il cammino culmina nel santuario sito sulla cima del Monte di Velate, sia perché si è arrivati alla fine del percorso che per la bellezza del santuario. Quando poi ci si sofferma sul panorama che circonda il santuario arriva un’ulteriore sorpresa. Infatti, quando il cielo è abbastanza limpido da permettere alla vista di spaziare, si può passare da Gallarate a Torino per poi continuare lungo la cresta delle Alpi sino a raggiungere il mar Ligure.

Nato come avamposto di difesa leggenda vuole che sia Sant’Ambrogio che intorno al Quattrocento decide di fare erigere una piccola chiesa da adibire a luogo di culto della Vergine. Anche se le prime fonti ufficiali che riguardano il santuario risalgono intorno all’anno mille la scoperta, risalente al 2013, di porzioni murarie e pavimentali attestano come già prima di questa data la cima del monte ospiti un luogo di culto mariano con orientamento ad est. Dopo un periodo di abbandono il sito torna ad essere frequentato a partire dal 1400 divenendo meta di peregrinaggio. Grazie a questo cambiamento sia il borgo che il santuario si arricchiscono e così che fra il 1604 e il 1698 si edifica la Via Sacra e al contempo si lavora al restauro del santuario in chiave barocca.

I pellegrini ed i visitatori trovano oggi come ieri, un punto di accoglienza accanto alla prima delle quattordici cappelle nel Centro Espositivo Monsignor Pasquale Macchi. Attualmente oltre a dare informazioni ed essere la sede di svariate conferenze, ospita due permanenti una dedicata all’opera di Lello Scorzelli e l’altra alla collezione di Monsignor Pasquale Macchi ma anche opere di artisti contemporanei che hanno come tematica la figura della Madonna del Monte. Al termine della passeggiata devozionale attende il visitatore la Casa Museo di Lodovico Pogliaghi eretta proprio su progetto di Pogliaghi e concepita e conservata come laboratorio museo. Secoli dopo viene creata una funicolare per mettere in collegamento il borgo e il santuario tornata in funzione a partire dal 2000. Oggi per arrivare al santuario, oltre alla passeggiata che abbiamo descritto, si può scegliere fra: funicolare, autobus e auto.

Per avere qualche informazione in più basta visitare il sito del Sacro Monte di Varese cliccando qui.