Fonte foto: Gamberorosso.it
Attenzione a tutti gli appassionati di gelato: il Gambero Rosso ha pubblicato la quinta edizione della Guida Gelaterie d’Italia 2021, vademecum indispensabile per gli amanti di questa specialità tipicamente nostrana che fa gola a tutto il mondo.
Grazie a questo prezioso manuale, infatti, sarà possibile scoprire i gelati più buoni – e più sani – della nostra penisola, con oltre 400 indirizzi presenti, nonché le “migliori della lista”, le gelaterie che si sono conquistate i prestigiosi Tre Coni, equivalente delle Tre Stelle Michelin in ambito culinario. In più, una serie di Premi Speciali e un’appendice, per il terzo anno consecutivo, dedicata ai gelati firmati dai grandi maestri pasticceri. Insomma, altro che leccarsi i baffi! C’è da farsi venire l’acquolina in bocca al solo leggerne.
D’altra parte, pare che proprio in questo periodo di emergenza sanitaria le vendite nel settore non solo abbiano tenuto, ma siano anche aumentate, complice l’inventiva dei gelatai, che hanno potenziato prima di tutto l’asporto, realizzando vaschette a maggior tenuta, con separatori per i vari gusti, spesso create con materiale di scarto per ridurre l’impatto ambientale. Si è anche incrementato il lavoro di “destagionalizzazione” del prodotto, con alcuni “grandi ritorni”, come quello dello zuccotto e delle mattonelle, e in generale con una produzione più intensa di torte e semifreddi.
L’aspetto comfort food del gelato, poi, deve avere giocato un ruolo non indifferente, ed è intelligentemente stato assecondato dai mastri gelatai che si sono prodigati nella creazione di gusti sempre più golosi, riscoprendo spesso anche sapori antichi, fino a sconfinare nel mondo della pasticceria e della cioccolateria. Un’attenzione sempre maggiore viene data agli ingredienti e alle loro associazioni, dove la fanno da padroni gusti come caramello salato, cioccolato, crema e pistacchio al sale, con aggiunta di paste di meliga, biscotti krumiri, canditi, e chi più ne ha più ne metta… ma sempre con un occhio di riguardo alla provenienza e alla sostenibilità.
La tendenza alla riscoperta di gusti del passato si conferma anche nella scelta del gusto dell’anno 2021, proclamata in occasione della Giornata Europea del Gelato artigianale lo scorso 24 marzo, quando è stata anche ufficialmente presentata la Guida Gelaterie d’Italia: il mantecado, gelato alla crema antica alla vaniglia, variegato con salsa di arance e decorato con scaglie di cioccolato fondente, una delizia tipica della tradizione gelataia spagnola.
Se per caso il Gelato Day vi era sfuggito o non vi pare di averlo festeggiato donandogli la giusta importanza, ispiratevi con l’elenco dei Premi Speciali della guida del Gambero Rosso.
I Premi Speciali della Guida Gelaterie d’Italia 2021
– Il Miglior Gelato al Cioccolato: si aggiudica il premio Luigi Buonansegna di Officine del Gusto, Pignola (PZ). Nella sua gelateria, questo giovane artigiano propone un’intera linea dedicata al cioccolato (anche con l’opzione senza lattosio): il Superlativo (cioccolato 38% Santo Domingo con caramello al burro salato), l’Oro Lucano (cioccolato bianco aromatizzato allo zafferano, purea di albicocca, granella di pistacchio tostato e salato), che ha vinto anche l’ultimo Sherbert Festival – Festival Internazionale del Gelato Artigianale di scena in Sicilia ormai da undici edizioni.
– Il Gelatiere Emergente: Gian Luca Cavi, titolare di Magritte – Gelati al cubo di Fidenza (PR). Appassionato d’arte e di scrittura, attento in maniera quasi maniacale alla qualità delle materie prime, Cavi propone ogni mese il Cubo del Mese, cioè un tema sviluppato in tre gusti, come percorso di degustazione. Vento tra i Mandorli è il tema proposto a marzo e i tre gusti sono Sole a Siracusa, gelato di crema alle mandorle variegato con salsa di limone Femminello; Tangeri Souk, un gelato di mandorla e cannella, e Bacio mandorlato, un gelato di mandorle e cioccolato fondente, variegato con mandorle tostate. Non vi dico altro.
– Premio Sostenibilità, vinto da Antonella, Annalisa, Gabriella e Miriam Ricchiuto della gelateria G&co di Tricase (LE) per l’attenzione agli aspetti etici, salutari e allo “scarto zero” dei loro prodotti.
– Miglior Gelato Gastronomico: Ottimo! Buono non basta, di Torino.
Tre Coni, nuovi ingressi, regioni in pole position
Per concludere, delle 58 gelaterie che si sono aggiudicate il riconoscimento dei Tre Coni, solo quattro sono nuovi ingressi, rispetto alla guida dello scorso anno.
La regione che detiene tuttora la pole position è la Lombardia, con ben 12 gelaterie premiate, seguita da Piemonte con 9, Emilia-Romagna con 8, e poi, a scendere, Veneto e Lazio con 6; Toscana con 4; Liguria, Friuli-Venezia Giulia, Campania e Sardegna con 2, Marche, Abruzzo, Puglia, Basilicata e Sicilia con una.
Infine, 37 sono i grandi maestri selezionati per il “Gelato del Pasticcere” (Premio Iceteam 1927 Cattabriga) che “celebra la contaminazione tra due mondi affini, quello della pasticceria e della gelateria”.
Detto questo, l’unica vera informazione importante da scovare al più presto resta… come diavolo farsi assumere come giudice, anche volontario, per selezionare le gelaterie della prossima edizione! Il primo che lo scopre avvisa gli altri?
Scrivo da sempre. Da quando ancora non sapevo farlo, e scrivevo segni magici sulle tende di mia nonna, che non sembrava particolarmente apprezzare. Da quando mio nonno mi faceva sedere con lui sul lettone, per insegnarmi a decifrare quei segni magici, e intanto recitava le parole scritte da altri, e a me sembravano suoni incantati, misteriosi custodi di segreti affascinanti e impenetrabili, che forse, un giorno lontano, sarei riuscita a comprendere e che, per il momento, mi limitavo ad assaporare sognante. Sogno ancora, tantissimo, e nel frattempo scrivo. Più che posso, ogni volta che posso, su ogni cosa mi appassioni, mi incuriosisca o, più semplicemente, mi venga incontro, magari suggerita da altri.
Scrivo per Hermes Magazine e per altri siti, su vari argomenti, genericamente raggruppabili sotto il termine di “cultura“. Scrivo anche racconti, favole, un blog che piano piano prende forma, un libro che l’ha presa da un po’ e mi è servito a continuare a ridere anche quando tutti intorno a me sembravano impazzire (lo trovate ancora su Amazon, mai fosse vogliate darmi una mano a non smettere di sognare).
Scrivo perché vorrei vivere facendolo ma scriverò sempre perché non riesco a vivere senza farlo.
Scrivo perché, come da bambina, sono affascinata dal potere di questi segni magici che si trasformano in immagini, in pensieri, in storie. E, come da bambina, sogno di possedere quella magia che permette loro di prendere vita dentro la testa e nell’immaginazione di chi li legge.