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La provincia di Pavia, si sa, è molto famosa per la coltivazione del riso. Il quale si cucina in molti modi diversi, specialmente in autunno. Ed è proprio in questa stagione che si usa preparare una squisitezza tipica della zona, sfruttando un frutto molto amato di questo periodo dell’anno. Sto parlando delle castagne le quali conferiscono a questo specifico piatto un sapore dolce, e per questo molto amato a tutte le età.
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Il riso con le castagne, a onor del vero, è molto comune in tutto il Nord Italia. Nella zona del pavese questa ricetta si sa però distinguere nella sua unicità. Come? Grazie alla presenza del latte dove il cereale viene lasciato lentamente cuocere. Di origine medievale, questo piatto tipico pavese può essere arricchito aggiungendo miele oppure zucchero. Se si vuole inoltre si può aggiungere della salvia e un rametto di rosmarino, che ben si sposano con il sapore delle castagne.
La ricetta
Questa minestra dai sapori autunnali è veramente molto semplice da preparare. Bisogna solamente portare un po’ di pazienza con i tempi di cottura. Il risultato però è davvero eccellente, ne vale davvero la pena. Eccovi la ricetta per poterla preparare in casa.
Ingredienti per 4 persone
- 200 grammi di riso
- 1 litro di latte
- 1 stecca di cannella
- 300 grammi di castagne secche
- 1 foglia di alloro
- salvia q.b.
- 1 rametto di rosmarino
- noce moscata
- 30 grammi di burro
- sale q.b.
- pepe q.b.
Procedimento
Lasciamo ammorbidire per circa un’ora le castagne secche in acqua. Dopodiché facciamole lessare in acqua salata, aggiungendo anche la foglia di alloro, la salvia, il rametto di rosmarino e la noce moscata. Dopo almeno un’ora togliamo gli aromi, e aggiungiamo il latte precedentemente bollito. Dopo circa 15 minuti aggiungiamo poi il riso e il burro. Lasciamo ora cuocere il riso, aggiungendo del sale se necessario. Al termine della cottura, la minestra deve essere di consistenza densa e cremosa. Impiattiamo e serviamo dopo avervi macinato sopra del pepe.
La nostra minestra di riso con latte e castagne è finalmente pronta. Buon appetito!
Sono quella che in prima elementare si annoiava mentre la maestra spiegava le lettere dell’alfabeto ai suoi compagni di classe, perché le conosceva già da almeno un anno. Sin da quei tempi, durante i temi in classe sarei stata capace di riempire con pensieri e parole dieci fogli protocollo. Scrivere per me è un’esigenza, la mia costante, una delle poche cose che mi fanno realmente sentire giusta in questo mondo, insieme alla gentilezza e ai miei sorrisi. Trentatré anni, diplomata come tecnico dei servizi sociali e qualificata assistente di studio odontoiatrico, ho cambiato diverse volte strada, ma il bisogno di scrivere mi ha sempre seguito come se fosse la mia ombra.