Al confine tra Napoli e Pozzuoli, laddove il profumo del mare sugli scogli è così labile che sembra averlo addosso, c’è un ristorante nato da pochissimo, che però già ha conquistato il cuore ed il palato dei partenopei.
Confini è un locale elegante con un tipo di cucina internazionale, in cui la tradizione e l’innovazione si incontrano, grazie anche alla volontà dei tre giovani imprenditori, Antonio Ippolito, Giovanni Conturso e Carmine Ferrara. I colori e l’arredamento del ristorante, a primo acchitto ti rapiscono e ti fanno sentire un pò a casa, un pò come se stessi compiendo un viaggio verso l’ignoto. Ed è proprio così. Sedendosi a tavola e leggendo il menù già si percepisce il mood del ristorante. Tradizione napoletana e non, sono il leitmotiv di tutto il percorso degustativo.
I Gyoza alla nerano o alla parmigiana di melanzane, le Croquetas lime zenzero e basilico, il Ceviche di Trippa sono solo la punta estrema di una cucina fatta di sperimentazione.
Il nome del ristorante nasce, infatti, proprio dall’idea che non esistono confini nel cibo e che le tradizioni possono essere sapientemente miscelate, un po’ come quando si viaggia e ci si arricchisce di qualcosa di nuovo, pur rimanendo se stessi al rientro. L’idea nasce soprattutto dall’estro di Antonio Ippolito, che per anni è stato in Spagna e ha portato un nuovo concept in città. Lo chef Giuseppe Mellone, classe ‘85, dopo essersi laureato in Economia e aver fatto il giornalista per 3 anni, intraprende un percorso diverso, quello della ristorazione, partendo dalla pasticceria ed in particolar modo dal gelato. Dopo una serie di esperienze anche fuori Napoli, ha abbracciato l’idea di Antonio, facendola sua e dando vita ad un menù particolare e gustoso per il nuovo ristorante partenopeo.
Confini è un luogo molto confortevole con 24 coperti interni e 24 nella terrazza esterna coperta, dove ci si può fermare anche solo per un ottimo cocktail o un aperitivo con vista mare. Una coccola che fa bene al cuore e alla mente.
Amante della scrittura e del cibo. Scrivo da quando ho memoria, mangio più o meno da sempre. Giornalista Pubblicista dal 2017, con la nascita di Hermes Magazine ho realizzato un mio piccolo, grande sogno. Oggi, oltre a dedicarmi a ciò che amo, lavoro in un’agenzia di comunicazione come Social Media Manager.