Negli ultimi anni il sushi sembra essere diventato il cibo più popolare e amato dagli Instagram addict, infatti con una sola foto si ricevono tantissimi like.
Sono in tantissimi quelli che pensano sia solo una moda, e in pochi sono quelli che lo amano veramente. In Italia, terra di tradizioni e buon cibo, sono centinaia i ristoranti giapponesi che hanno aperto negli ultimi anni. Spuntano come i funghi, con le loro offerte all you can eat a 15 euro. Ma è possibile mangiare pesce di qualità con 15 euro? Non ne sono così sicura, infatti spesso accade che ad aprire questi ristoranti giapponesi, siano i cinesi che si dilettano in una cucina diversa dalla loro, offrendo qualità scadente o proponendo un menù molto ristretto per varietà di pesce. La proposta, solitamente, comprende salmone, tonno e gamberi. Ovviamente in un autentico ristorante giapponese si trova una gamma molto più vasta di pesce e soprattutto di qualità migliore.
La cucina giapponese
La cucina giapponese è sicuramente una delle proposte straniere più soddisfacenti, ma in Europa bisogna che si rispettino alcune leggi. Il pesce prima di essere servito deve essere abbattuto con le giuste modalità, in modo da proteggerci dal parassita Anisakis, che può causare gravi problemi di salute. Solo a Milano nel 2015 sono stati registrati 47 casi di avvelenamento da sushi e nel 2016 circa 60. Questo vuol dire che bisogna saper scegliere bene il ristorante dove andare a mangiare.
Infatti, c’è chi mosso da pura curiosità viene trascinato in uno di questi ristoranti scadenti e chi invece è davvero amante del sushi e non si accontenta del ristorante cino-giappo e preferisce spendere una cifra più alta per mangiare del buon cibo giapponese. Per quest’ultima categoria, mangiare sushi significa trascorrere una serata diversa, immergendosi in una cultura totalmente diversa dalla nostra, gustare cibi con le bacchette di legno, luci soffuse e musica zen in sottofondo.
Per i veri amanti del sushi, quindi, andare al ristorante giapponese vuol dire rilassarsi dopo una lunga giornata di lavoro, ma ciò non toglie che sono tantissimi gli italiani che lo fanno solo per moda.
Amante della scrittura e del cibo. Scrivo da quando ho memoria, mangio più o meno da sempre. Giornalista Pubblicista dal 2017, con la nascita di Hermes Magazine ho realizzato un mio piccolo, grande sogno. Oggi, oltre a dedicarmi a ciò che amo, lavoro in un’agenzia di comunicazione come Social Media Manager.