A pochi metri da Lungomare di Napoli una nuova realtà si fa strada in punta di piedi. Un ristorantino piccolo ed accogliente, dove cordialità e professionalità fanno da padroni.
Da qualche mese, La Mela Stregata incanta i clienti con i propri piatti e la qualità del pesce. Uno dei must della cucina, infatti, è proprio la zuppa di cozze, che a breve sarà sostituita con la zuppa di pesce. Molto buoni anche gli antipasti a base di baccalà. Durante la serata di presentazione alla stampa abbiamo avuto il piacere di provare: carpaccio di baccalà agli agrumi, pepe rosa e mela annurca caramellata; mantecato di baccalà con scarola liquida e crostone di pane cafone; tre “B” – Baccalà, barbabietola e bacon croccante. Questi piatti danno al locale quel quid in più per farlo posizionare tra i migliori a Napoli.
Il ristorante nasce nel 2015 a Lusciano, in provincia di Caserta. A luglio 2020 La Mela Stregata ha raddoppiato aprendo a Napoli in zona Chiaia, precisamente in via Arcoleo, 21. Nel locale di Napoli lo chef è Salvatore Sacco, mentre in sala c’è Mateusz “Matteo” Jan Chciuk.
Il nome del ristorante deriva dal dolce tipico, La mela stregata, ideato e preparato ogni giorno da Santa Di Mauro, proprietaria dei due locali insieme al marito Antonio D’Ausilio. Si tratta di un dessert con pasta sfoglia, mela annurca Igp, crema pasticciera e amarene. Un ricordo di infanzia per Santa, che gelosamente custodisce la ricetta. Un dolce caldo, fragrante e gustoso, che fa innamorare al primo morso.
Durante la serata i piatti sono stati accompagnati dai vini della Cantina Telaro:
Tefrite Falanghina brut spumante – Telaro
Falanghina Vendemmia tardiva Roccamonfina Igt 2018 – Telaro
Greco Le Cinque pietre Roccamonfina Igt 2019 – Telaro
5 pietre passito falanghina Roccamonfina Igt – Telaro
Un ristorante degno di nota, dove è possibile mangiare in un’atmosfera piacevole e dove ci si lascia coccolare da piatti squisiti.
Amante della scrittura e del cibo. Scrivo da quando ho memoria, mangio più o meno da sempre. Giornalista Pubblicista dal 2017, con la nascita di Hermes Magazine ho realizzato un mio piccolo, grande sogno. Oggi, oltre a dedicarmi a ciò che amo, lavoro in un’agenzia di comunicazione come Social Media Manager.