Deep fake, un pericolo poco conosciuto

Deep fake, un pericolo poco conosciuto

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Ieri guardavo la tv e mi sono trovata di fronte ad un video in cui personaggi influenti della politica italiana cantavano e ballavano sul ritmo di una canzone natalizia modificata.

Guardavo attentamente e la palese assurdità di quanto stavo vedendo veniva messa in discussione dalla perfezione con cui queste immagini risultavano realistiche e apparentemente inequivocabili.

Cosa permette queste modifiche così realistiche? Che rischi portano? Possono servire ad alimentare e rendere più credibili le Fake News? Innanzitutto diamo un nome a ciò di cui stiamo parlando.

I Deep Fake cosa sono?

I Deep Fake sono foto, video e audio creati grazie a software di intelligenza artificiale (AI) che, partendo da contenuti reali (immagini e audio), riescono a modificare o ricreare, in modo estremamente realistico, le caratteristiche e i movimenti di un volto o di un corpo e a imitare fedelmente una determinata voce, quindi possono modificare a piacimento la realtà non solo con un’immagine abilmente modificata, ma anche con video e audio, che portano seri dubbi su qualsiasi cosa si guardi o si ascolti.

Quando sono nati i Deep Fake?

Il termine deepfake è nato alla fine del 2017 da un utente di Reddit chiamato deepfakes e ben presto arrivata sulla stampa internazionale grazie ad un articolo di Samantha Cole su Vice che parla di un video apparso su un sito porno di una donna si intrattiene in momenti intimi con il fratellastro. Un video creato con l’intelligenza artificiale poiché era stato utilizzato il corpo di una pornostar con il viso modificato digitalmente e che ha portato alla luce i reali rischi per tutti, famosi e non.

Quanti tipi di Deep Fake esistono?

Sono quattro le principali tipologie in cui vengono identificati i deepfake:
– accademico di chi crea questi video per studiare il fenomeno;
– goliardico di chi li crea per divertimento e per “allenare” le proprie capacità;
criminale vero e proprio, di chi usa i deepfake per scopi illeciti,
– giornalistico, cioè l’uso dei deepfake da parte dei media.

Che rischi comportano i Deep Fake?

Mentre fino a poco tempo fa risultavano innocui per le competenze e le risorse economiche che servivano per creare un video con queste caratteristiche, oggi esistono invece una grande quantità di applicazioni, anche gratuite, che permettono di creare video semplicemente con la sovrapposizioni di immagini. Spesso non ci si rende conto dei reali rischi, ma se dovesse uscire un video in cui una persona parlasse male del proprio lavoro o di qualcuno, questa incapperebbe in notevoli problemi, dovendo dimostrare di essere estraneo allo stesso. Ma questo è solo un piccolissimo esempio di come l’intelligenza artificiale potrebbe incidere nella vita di persone ignare che potrebbero essere prese di mira da soggetti cattivi e ignoranti. Certamente i video creati con queste app sono molto meno credibili di quelli realizzati in maniera professionale da persone esperte, ma si riuscirebbe ad ottenere un risultato credibile.
Deep fake, un pericolo poco conosciuto

Come difendersi dai Deep Fake e come riconoscerli?

Purtroppo non si può fare molto, poichè tutto il materiale che viene riversato giornalmente in rete è un ottimo archivio di risorse per questi programmi.

Il MIT ha delineato difetti più precisi in un articolo in cui vengono delineati 8 punti a cui prestare massima attenzione:

  • alle facce (gli elementi prevalentemente manipolati);
  • a guance e fronte (in particolare se sono coerenti con altri elementi facciali;
  • a occhi e sopracciglia (in particolare alle ombre);
  • agli occhiali ed ai riflessi (se sono coerenti con l’illuminazione);
  • a peli del volto, baffi ecc.;
  • ai nei sul volto (se realistici);
  • al battito delle ciglia (troppo o poco frequente);
  • alla dimensione e colore delle labbra (se coerenti col resto del volto).

Ai controlli precedenti possiamo aggiungere che è sempre bene controllare:

  • i dettagli delle mani (spesso hanno 6 dita, o articolazioni innaturali!); i produttori dei software stanno lavorando intensamente su tale dettaglio;
  • effetti di luce diversi in differenti parti della persona (volto, collo ecc.);
  • il colore della pelle (se il volto ed il resto della persona avessero incarnati differenti);
  • la risoluzione di diverse parti della persona (qualora i filmati di partenza avessero differenti risoluzioni);
  • controllare attentamente il battito delle palpebre (i fotogrammi per l’allenamento della Rete Neurale con occhi chiusi sono pochi e poco distinti dato il veloce movimento).

In questo articolo non sono stati inseriti volutamente link o descrizioni dei principali programmi utilizzati, proprio per evitare di divulgare questi rischi il più possibile.


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