Gli stilisti che hanno fatto la storia della moda

Foto fonte: velvetgossip.it

Il cuore pulsante della moda? Gli stilisti. Cosa sarebbe la moda senza i suoi geni dalle idee rivoluzionare, in grado di seguire l’evoluzione delle necessità di uomini e donne delle diverse epoche e riversarli nei costumi?

Moda come rivoluzione

Annoverarli tutti sarebbe impossibile e allora vediamo chi sono gli stilisti trompe l’oeil che hanno rivoluzionato il fashion system e fatto la storia della moda.

Partiamo dal mito in persona: Gabrielle Chanel, in arte Coco

Famosa per aver liberato le donne dalla crinolina, i corsetti costrittivi e gli stereotipi che vedevano la donna ingessata, Coco propone modelli dalle linee semplici, comodi e dal sapore minimal chic. A lei dobbiamo il primo profumo, che prende il nome di uno stilista, Chanel n.5, la maglia marniere, la giacca profilata ma è sua l’invenzione del capo più importante della storia della moda: il little black dress ovvero il tubino nero. Chi prima d’ora aveva osato tanto?

Elsa Schiaparelli, la divina amata da Dalì

L’artista che fa i vestiti’’ diceva di lei l’acerrima rivale Coco Chanel. Stile eccentrico, provocatrice, contorniata da artisti e personaggi famosi, famosa per i suoi abiti con l’aragosta, disegnata da Dalì eper aver inventato una nuova tonalità di rosa, il rosa shocking, o meglio noto come rosa Schiaparelli.

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Cristobal Balenciaga

Il maestro Cristobal Balenciaga, lo stilista definito l’ architetto dell’haute couture da Chanel, Dior e Givenchy. Veste i membri della famiglia reale spagnola e tutta l’aristocrazia, perché rende bella ogni silhouette. Sono suoi gli abiti blusa e i vestiti e i cappotti a uovo, come gli abiti tunica indossati da Grace kelly, Jackie Kennedy e Greta Garbo.

Christian Dior e l’eleganza

Christian Dior e la sua femminilità antica. Dior rilancia la seduzione e la bellezza femminile ripristinando il corsetto e la guêpière abborrati da Chanel e Poiret. I suoi tessuti sono pregiati e sfarzosi tanto che per un solo abito ci volevano 20 metri di stoffa. La donna Dior è sinuosa e seduttiva, si ritorna all’eleganza aristocratica che continua collezione dopo collezione.

Hubert de Givenchy

Hubert de Givenchy è il gentleman della moda con il suo stile semplice e rigoroso. A lui va riconosciuto il merito di aver creato la libertà di indossare abiti a sacco, mantelli dal collo avvolgente e la gonna a palloncino, oltre che gli abiti a grembiule e pantaloni con micro stampe floreali. La donna Givenchy è elegante e raffinata, non per niente è Balenciaga il suo esempio di maestro di stile. Dice niente il tubino indossato da Audrey Hepburn in Colazione da Tiffany?

 

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Mary Quant e la rivoluzione femminile

Mentre nel resto dell’Europa a dettare legge nella moda erano i coutourier con il loro stile bon ton, in Inghilterra Mary Quant inizia la sua rivoluzione femminile imponendo la minigonna come vessillo di battaglia. È creativa e brillante con i suoi pull aderenti a coste, i collant colorati e mini abiti in jersey. Le modelle impazziscono per la Quant che diventa la protagonista indiscussa del mondo dell’arte, musica e moda inglese, una su tutte: Twiggy.

Yves Saint Laurent e lo smoking da donna

Se Dior aveva fatto la storia per aver disegnato il corpo femminile perfetto, Yves Saint Laurent lo libera dalle costrizioni in vita o le aderenze dei tessuti puntando sulla comodità, le forme fluide e la sua linea a trapezio. È suo il primo smoking da donna, anche se lo avevamo già visto indossato da Marlene Dietrich, che sarà molto apprezzato dai giovani avanguardisti di tutto il mondo.

Missoni

La maglieria diventa moda grazie al genio Missoni. I filati e le texture, le invenzioni grafiche e i colori vivaci sono legati alla cultura artistica europea, all’ arte astratta e al decoro. Chi ama Missoni ama i materiali in primis ma anche le greche, il folclore e le lane cotte, i tweed e gli elasticizzati. È libertà e leggerezza, stile e arte.

Diane von Fuenstenberg e la liberazione sessuale femminile

Ho realizzato i miei sogni, ho vissuto le mie fantasie, ho avuto quello che volevo: la vita di un uomo nel corpo di una donna”. Questa è Diane von Fuestenberg l’ ideatrice dell’abito a vestaglia capo iconico senza tempo, il wrap-dress che si adatta ad ogni donna e valorizza le curve, diventa simbolo della liberazione sessuale femminile. Il suo vantaggio è il materiale in jersey.

Charles Frederick Worth

Doveroso annoverare Charles Frederick Worth, il primo stilista ad aver applicato un’ etichetta col proprio nome all’ interno del capo di abbigliamento. Possiamo considerarlo il primo stilista moderno, inventore dei fashion show, organizzatore di sfilate e uomo di marketing molto intuitivo.