22 giugno 1986: provate a chiedere ad un tifoso del Napoli cosa sia successo trentacinque anni fa e subito risponderà. Il dio del calcio, il più venerato dopo San Gennaro, Diego Armando Maradona quel giorno passava alla storia due volte: due goal all’Inghilterra. Una delle due reti arriva dopo un’azione storica, nella quale il campione argentino parte da centrocampo, dribbla cinque avversari e segna quello che nel 2002 verrà votato come il “Goal del secolo”. Pochi minuti prima però, la prima rete segnata avviene con “L’aiuto di Dio”: “Un poco con la cabeza de Maradona y otro poco con La mano de Dios” come ammise Maradona stesso. Quella partita, oltre a spianare la strada alla vittoria dell’Argentina ai mondiali, ebbe anche un forte significato politico. Dopo la sconfitta militare inflitta agli argentini proprio dagli inglesi nella guerra delle Falkland – in piena era Thatcheriana – la vittoria su un altro campo, quello di calcio, da parte della nazionale sudamericana trascinata da un Maradona al massimo del suo splendore agonistico, segna una rivincita morale immensa per il paese.
In occasione del trentacinquesimo anniversario del miracoloso goal di Maradona, i FOJA pubblicano “’A mano ’e D10S”, versione napoletana di “(INRI) La mano de Dios”, noto brano scritto da Alejandro Romero, portato al successo mondiale da Rodrigo e inserito in “Maradona di Kusturica”, il documentario dedicato dal regista serbo a Diego Armando Maradona nel 2008. La canzone è impreziosita dal featuring dello stesso Romero che canta, insieme a Dario Sansone, una strofa del brano e si avvale del contributo artistico dei musicisti argentini Ernesto Nicolás Enrich al bandoneón e Juan José Martinez alle percussioni. Con un videoclip ufficiale in uscita oggi per la regia di Michel Liguori, girato in parte all’interno dello stadio Ex San Paolo e ora rinominato Stadio Diego Armando Maradona, il progetto dei Foja non si limita ad essere un semplice tributo al noto calciatore.
“Le canzoni hanno il potere di condensare intere esistenze nello spazio di una manciata di minuti, grazie ad Alejandro Romero, autore de “La Mano de Dios”, abbiamo avuto l’opportunitá di raccontare la vita del nostro “Dio Umano” Diego Armando Maradona, con gli occhi, il cuore, la passione, l’anima e le parole della nostra cittá. “‘A mano ‘e D10s” è l’incontro tra due anime gemelle, Napoli e Buenos Aires, legate a distanza dal proprio idolo rivoluzionario, e da suoni passionali. In questa canzone il bandoneon, il bombo leguero incontrano mandolino e tammorra, il canto napoletano e quello argentino, a testimonianza che Maradona non muore, la sua storia non finisce, suona, abbattendo distanze e differenze.” Queste le parole di Dario Sansone, napoletano devoto al Dios Maradona, il ribelle che veniva dal popolo, dalla povertà estrema, lo stesso che si era riscattato e aveva preso in mano il proprio destino. Da qui la scelta dei Foja di contattare l’Istituto Penale Minorile di Nisida, proponendo di destinare gli utili della vendita del brano, del vinile e del merchandising a esso collegato, all’acquisto di attrezzature sportive, completini, palloni, porte per il campo di calcio. In aggiunta anche apparecchiature e strumenti musicali, ad uso dei ragazzi ospiti dell’Istituto, oltre al desiderio di assistere e sostenere i percorsi di educazione alla musica promossi nel progetto trattamentale dell’I.P.M. di Nisida.
Il pre-order del brano partirà oggi 22 giugno. I prodotti – vinile azzurro in 500 pezzi a tiratura limitata e T-shirt bianca e azzurra saranno acquistabili solo online su un sito dedicato. L’iniziativa durerà fino a settembre, quando i Foja si recheranno all’Istituto a consegnare i materiali acquistati, pubblicando tutti i dati dell’operazione.
Laureata in marketing e masterizzata in comunicazione e altro che ha a che fare con la musica. Fiera napoletana, per metà calabrese e arbëreshë, collezionista compulsiva di vinili, cd o qualsiasi altro supporto musicale. Vanto un ampio CV di concerti e festival.