Ennio Morricone. Solo a pronunciarne il nome verrebbe da inchinarsi. Un musicista, un compositore, un genio. Ci lascia oggi uno dei più grandi ed invidiati simboli italiani nel mondo della musica e del cinema. Due Oscar tanto attesi, undici Nastri d’Argento, dieci David di Donatello, sei BAFTA, un Leone d’oro alla carriera, quattro Golden Globe, tre Grammy. Ma dietro tutte queste onorificenze c’è sempre stato un uomo semplice, determinato e schivo di 91 anni, tutti vissuti con passione, tra note e pellicole.
Se da bambino, alla classica domanda “Cosa vuoi fare da grande?” rispondeva “Il medico”, il destino ha riservato per lui una strada decisamente diversa e, senza dubbio, luminosissima. Morricone ha raccontato di come si sia avvicinato alla musica, frequentando e conseguendo il diploma in Tromba e Composizione presso il Conservatorio di Santa Cecilia a Roma nel lontano 1946 e di come, da allora, non abbia più smesso. All’età di 27 anni inizia a comporre per colonne sonore e dal 1964 la sua carriera decolla con il suo storico compagno di classe Sergio Leone che sforna un capolavoro dietro l’altro: Per un pugno di dollari(1964) Per qualche dollaro in più (1965), Il buono, il brutto e il cattivo (1966), C’era una volta il The West (1968) Giù la testa (1971) inaugurando la serie di film western più celebri nella storia del cinema.
Ed era appena agli inizi della carriera. Il suo genio musicale lo porterà ancora ad accostare il suo nome a pellicole da Oscar come Nuovo Cinema Paradiso, La leggenda del pianista sull’oceano, Malena, The Untouchables, C’era una volta in America, Mission e U- Turn.
Non solo colonne sonore, ma anche canzoni pop: eclettico e versatile, Morricone ha partecipato alla composizione e arrangiamento di grandissime hit della musica leggera di Domenico Modugno, Edoardo Vianello, Gianni Morandi, Zucchero, Rita Pavone. Persino dietro il capolavoro “Se Telefonando” interpretato da Mina c’è il nome del maestro Morricone.
Nel 2016 viene insignito della celebre stella nella Walk of Fame di Hollywood, anno in cui riesce finalmente ad ottenere il tanto atteso Oscar per il western di Tarantino “The Hateful Eight”.
“Non c’è grande musica senza un grande film. Questo Oscar è per mia moglie” ha affermato alla premiazione di qualche anno fa ad Hollywood”
Ebbene, Capita spesso di nominare il titolo di un film e ricordarsi di getto il volto degli attori. Ma quando c’è Morricone, la musica precede volti, scene, pellicole. “C’era una volta in America” è la celebre e malinconica melodia che ci accompagna oggi. È la colonna sonora di una carriera, di una vita da compositore, di un uomo di 91 anni che oggi lascia la donna che ha amato per più di 60 anni. “C’era una volta in America” risuona oggi nel mondo per salutare un maestro, un genio della musica internazionale.
Laureata in marketing e masterizzata in comunicazione e altro che ha a che fare con la musica. Fiera napoletana, per metà calabrese e arbëreshë, collezionista compulsiva di vinili, cd o qualsiasi altro supporto musicale. Vanto un ampio CV di concerti e festival.