Fenomeno Måneskin: sono questi i termini con cui ormai tutti, dall’Italia agli Stati Uniti d’America, definiscono la rock band romana capitanata da Damiano David.
Il loro successo, infatti, è ormai sulla bocca di tutti, anche di chi non ha mai spartito nulla con la musica rock. Un fenomeno da studiare e analizzare, quello dei Måneskin, di cui si parla già dalla scorsa primavera, quando vinsero prima il Festival di Sanremo e poi, ancor più a sorpresa, l’Eurovision Song Contest.
Ma i quattro musicisti romani – Damiano David (voce), Victoria De Angelis (basso), Thomas Raggi (chitarra) ed Ethan Torchio (batteria) – non si accontentano e si spingono ancora più in alto, al punto di far capitolino anche nel cuore di Mick Jagger, il leggendario frontman dei Rolling Stones.
Ma per capire le motivazioni dietro a tale successo esemplare – potremmo definirlo un unicum nella storia delle rock band italiane – è necessario partire dalle origini.
Le origini: i ragazzi dietro la leggenda
Come tutte le migliori rock band che si rispettino – vedi i Beatles, i Queen, i Pink Floyd -, anche l’incontro fra i membri dei Måneskin è avvenuto durante gli anni dell’adolescenza e in maniera del tutto casuale. Sembra proprio che nel novembre 2015, infatti, la batterista Victoria De Angelis abbia avuto l’occasione di collaborare brevemente con il giovane Damiano David. I due avevano rispettivamente 15 e 16 anni.
Alcuni anni dopo questo primo incontro, la ragazza ricontattò David con la proposta di formare un gruppo, e lui accettò. Subito si aggiunsero il chitarrista Thomas Raggi – compagno di scuola di De Angelis – e il batterista Ethan Torchio, aggregatosi dopo aver risposto a un annuncio pubblicato su un gruppo Facebook dalla stessa De Angelis.
La prima vittoria come rock band arrivò nel 2016, quando conquistarono il podio nell’edizione di quell’anno di Pulse – High School Band Contest – un contest musicale dedicato esclusivamente a band emergenti formate da studenti di scuola superiore. In quell’occasione, i quattro musicisti romani si presentarono per la prima volta con il nome Måneskin (una parola danese – lingua d’origine di De Angelis da parte di madre – che significa “chiaro di luna“).
La visibilità, tuttavia, arriva solo nel 2017, quando parteciparono all’undicesima edizione del Talent Show X Factor, classificandosi al secondo posto. Da quel momento in poi, la carriera musicale dei Måneskin non sarebbe stata più la stessa: erano già destinati, infatti, a diventare un astro nascente delle rock band del panorama musicale italiano (e non solo!).
Fonte foto: roma.corriere.it
Da Sanremo alla conquista dell’Eurovision Song Contest
Nel marzo 2021, è stato annunciato che i Måneskin avrebbero partecipato al Festival di Sanremo 2021 nella categoria “campioni“, presentando il brano inedito “Zitti e buoni“.
I quattro musicisti si sono integrati pienamente in un’edizione costellata di giudizi negativi sugli outfit di alcuni cantanti (su tutti Achille Lauro), sfoggiando look esplosivi caratterizzati da body in pizzo, tutine aderenti effetto nude e corsetti in stile bohemienne. Tuttavia, nemmeno queste critiche sterili sono riuscite a scalfire una vittoria che aleggiava nel Teatro dell’Ariston fin dalla primissima puntata.
Dopo la vittoria raggiunta con grande stupore da parte dei quattro ragazzi romani – Damiano, in un’intervista dopo Sanremo, ha dichiarato che non avrebbe mai pensato a tanto – i Måneskin sono sbarcati all’Eurovision Song Contest 2021 di Rotterdam in qualità di rappresentanti dell’Italia, dove si sono classificati al primo posto, divenendo i terzi vincitori italiani nella storia della manifestazione.
Fonte foto: ilriformista.it
Concerto dei Rolling Stones a Las Vegas
Cavalcando l’onda del successo, i Måneskin non si sono certamente fermati all’Europa. Lo scorso 6 novembre, infatti, di fronte a un pubblico di migliaia di persone in visibilio, i quattro giovani musicisti hanno aperto il concerto dei Rolling Stones all’Allegiant Stadium di Las Vegas. Accompagnati da una grandissima umiltà che li ha sempre caratterizzati fin dagli esordi, i ragazzi non hanno perso un secondo per dimostrare tutta la loro gratitudine a Mick Jagger e ai fans: «Hello! È un onore essere qui, avere la possibilità di suonare sul palco della band più grande di sempre».
Abbigliati con i loro tradizionali outfit stravaganti – i quattro hanno indossato delle tutine a stelle e strisce, per dimostrare la propria gratitudine al paese che li ha ospitati – hanno saputo conquistare anche il cuore di uno dei più grandi frontman di sempre, che li ha ringraziati con un amichevole “grazie mille ragazzi”.
Insomma, che piacciano o meno, non si può certamente nascondere che quello dei Måneskin è un fenomeno da studiare e da emulare, perché si può solo che imparare dalla loro determinazione e dal loro successo stellare. E a chi dice il contrario, noi rispondiamo con un sonoro “State zitti e buoni“.
Fonte foto: cosmopolitan.com
Da bambina leggevo i fumetti di Dylan Dog, poi – senza nemmeno accorgermene – sono entrata nel vortice dei grandi classici e non ne sono più uscita. Leggo in continuazione, in qualsiasi momento, e se non leggo scrivo. Scrivo per riempire gli spazi bianchi e vuoti della mente, ma anche perché è l’unica cosa che mi fa sentire viva. Cosa voglio diventare da grande? Facile: una giornalista.