Heroes è una canzone sempre attuale, rappresenta un simbolo di rivalsa e speranza in un mondo sempre più alla deriva. Il 23 settembre di quarantasette anni fa Bowie dava vita ad un vero e proprio capolavoro.
Ispirazione
Nel 1976 David Bowie stava attraversando un periodo particolarmente buio della sua vita. Sopraffatto dalle dipendenze da droga e alcol, ad un certo punto decide di allontanarsi dagli eccessi della vita mondana per trasferirsi nell’allora Germania Ovest per lavorare alla sua musica con maggiore sobrietà.
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Gli Hansa Studio dove Bowie lavorava avvalendosi dell’aiuto dell’amico produttore Tony Visconti e di Brian Eno, si trovavano a pochi passi dal muro di Berlino. Pare che le guardie rosse spiassero i tre con i binocoli. L’ispirazione arrivò quando, un giorno, guardando casualmente fuori dalla finestra, vide un’immagine che lo colpì profondamente. Una coppia si baciava appassionatamente proprio sotto una delle torrette del muro. “L’amore a due passi dal simbolo della divisione” pensò. Quei due giovani gli apparvero come degli eroi. Il coraggio spinto dalla forza dell’amore che sembra combattere la realtà che li circonda.
“Allora potremmo essere eroi anche solo per un giorno”
Fortemente ispirato, scrive il testo per un brano strumentale, già straordinario, che il trio Bowie/Visconti/Eno avevano composto in quel periodo.
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Eno dichiarò a suo tempo che il motivo del brano suonò fin dal principio “epico ed eroico” e che gli avesse sempre ispirato la parola “heroes”, nella sua mente, ancor prima che Bowie ne scrivesse il testo.
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Curiosità
Nel 2003 Bowie rivelò che la coppia che lo aveva ispirato in Germania, in realtà, altri non erano che il suo amico Tony Visconti, allora sposato, e la sua amante, la corista Antonia Maars. All’epoca non avrebbe potuto rivelare questo particolare per non mettere in difficoltà il suo fidato amico. A distanza di quasi trent’anni ha potuto finalmente farlo con il benestare di Visconti.
Una canzone divenuta mito
Heroes è una canzone fra le più belle di tutti i tempi. Destinata ad essere immortale. Nel 2004 è stata inserita alla posizione n. 46 nella classifica delle 500 migliori canzoni della rivista Rolling Stone.
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In realtà l’anno di uscita Heroes si posizionò soltanto al ventiquattresimo posto nella classifica britannica, senza riuscire ad inserirsi nella BillBoard hot 100. Mentre nel resto d’Europa ebbe risultati notevoli, in Italia fu una delle canzoni più trasmesse in radio ed ebbe un acclamato successo.
Nel 1999 il brano fece un ulteriore salto avanti nella classifica di gradimento quando fu scelto per la sigla iniziale del programma sportivo Sfide in onda su Rai3. L’inevitabile legame con lo sport divenne sempre più ancestrale tanto da far ricadere su Heroes la scelta della colonna sonora delle Olimpiadi di Londra del 2012.
Questo segnò la nascita di un mito, di una canzone simbolo che riesce ancora oggi ad arrivare al cuore.
Sempre attuale. Commovente e malinconica, in grado di emozionare in ogni contesto.
Sono una mamma felicemente impegnata e iperattiva. Ma questo non mi impedisce di dedicarmi alle mie grandi passioni. Sono una viaggiatrice ossessiva compulsiva. Viaggio in camper e la natura è il mio elemento. Amo la musica, i libri, il cinema. Sono una sportiva e lo sport è una delle mie più grandi passioni. La scrittura fa parte di me sin dai tempi dell’adolescenza, quando fra le pagine di un diario segreto era possibile scoprire la vera me con i sentimenti più profondi.
Il mio pensiero positivo? Mai abbandonare i propri sogni in un cassetto. Possiamo conservali con cura senza mai rinunciarvi. Tante volte mi sono fermata a riflettere e altrettante volte mi sono reinventata per partire con un nuovo progetto, una nuova sfida.
” nessun sogno è troppo grande e nessun sognatore è troppo piccolo”