Fonte foto: style24.it
Lorenzo Cherubini in arte Jovanotti, si sa, è una continua esplosione di vita e di idee. Come non citare, per esempio, il suo viaggio in Sud America in bicicletta, da cui trasse in documentario “Non voglio cambiare pianeta”?
55 anni compiuti a fine settembre ed energia da vendere, il suo ultimo lavoro risale a questa estate quando ha deciso di collaborare insieme al mitico Gianni Morandi. Intitolato “L’allegria” e dal ritmo scoppiettante, ha raggiunto in pochi mesi milioni di visualizzazioni su YouTube.
Ma potrebbe mai fermarsi, il buon Jovanotti, nel creare musica? Ovviamente no. E stando a ciò che sta pubblicando nell’ultimo periodo sui suoi profili social, pare proprio che siano in arrivo grandi novità.
Uno studio di registrazione fuori dal comune
Abbiamo portato un po’ di outboard analogico e digitale dal mio studio e un furgone di strumenti li abbiamo piazzati in un edificio disabitato da 50 anni (e senza riscaldamento) dove un tempo c’era una scuola. Ci resteremo ancora un po’ finché non arriva il “generale inverno” a cacciarci via. Spero e mi sembra che stia nascendo un gran bel lavoro, che se ne frega di tutto tranne che di arrivare al cuore (e a tutto quello che ci sta intorno).
Sono queste le parole che il cantautore, nato a Roma e cresciuto in provincia di Arezzo, ha scritto sul suo profilo Instagram circa una settimana fa. Che con la sua ormai famosa fantasia ha voluto portare un po’ di calore in un luogo disabitato, riempiendolo di musica e bellezza. Non ci sono dubbi, quindi: è in arrivo un suo nuovo album, anche se ancora non sappiamo di più. Ci tocca attendere per conoscere titolo, tracklist e giorno d’uscita. Siamo tuttavia certi che Jovanotti non ci deluderà. Che si tratti di ballate d’amore o di canzoni che ci facciano venire voglia di saltare e cantare a squarciagola, ci aspettiamo un lavoro imperdibile.
Fonte foto: profilo Facebook Lorenzo Jovanotti Cherubini
Sono quella che in prima elementare si annoiava mentre la maestra spiegava le lettere dell’alfabeto ai suoi compagni di classe, perché le conosceva già da almeno un anno. Sin da quei tempi, durante i temi in classe sarei stata capace di riempire con pensieri e parole dieci fogli protocollo. Scrivere per me è un’esigenza, la mia costante, una delle poche cose che mi fanno realmente sentire giusta in questo mondo, insieme alla gentilezza e ai miei sorrisi. Trentatré anni, diplomata come tecnico dei servizi sociali e qualificata assistente di studio odontoiatrico, ho cambiato diverse volte strada, ma il bisogno di scrivere mi ha sempre seguito come se fosse la mia ombra.