Sono finalmente usciti i testi delle canzoni che concorreranno a Sanremo 2023 e possiamo finalmente gustarci quanto meno le parole di alcune canzoni che come è successo per “Brividi” l’anno scorso e molte altre canzoni famosi ci accompagneranno quest’anno per gran parte dei mesi invernali ma anche quelli estivi. La canzone di cui vi voglio parlare e “Alba” di Ultimo.
Ultimo e Sanremo
Fonte:All Music Italia
Per Niccolò Morriconi sarà la terza volta sul palco dell’ Ariston dopo aver vinto nel lontano 2018 il Festival nella categoria Nuove Proposte con la bellissima canzone “Il Ballo delle Incertezze” e conquistato il secondo posto nel 2019 nella categoria Big con il brano “I Tuoi Particolari.” Il primo posto quell’anno fu di Mahmood con Soldi. E se vi ricordate era pure scattata una polemica su alcune affermazioni di Ultimo in sala stampa.
Testo e analisi
La prima cosa che possiamo dire di Alba ad occhio leggendo sommariamente il testo è che è un’opera totalmente autobiografica. Ultimo per la realizzazione di questo brano tra parole e musica si è rivolto solo ad una persona: se stesso. Ed è da qui che partono i più grandi artisti dalla visione introspettiva di sè.
Una carezza al cuore
Inoltre ad occhio, “Alba” appare come una bellissima poesia. Una ninna nanna che, invece che addormentarti serve a svegliarti con dolcezza. Una carezza al cuore, proprio come lo spettacolo che ogni mattina, ci regala il sole.
Amo l’alba perché è come fosse solo mia
In questa prima frase che dichiara l’inizio della canzone, Ultimo ci rimanda subito alla visione interna di qualcosa del quale possiamo fruire tutti: lo spettacolo dell’alba.
Alba che assume il significato vivido di qualcosa che è di tutti ma appartiene solo a chi sa davvero mirarne lo spettacolo senza cadere nello scontato. Davvero ognuno di noi sa che cosa è l’alba? E’ un inizio o una fine? Siamo scuri di vederla sempre come ce la presentano? E’ solo uno spettacolo bellissimo o può essere altro? Per Ultimo sicuramente è qualcosa di più profondo di un semplice abbaglio che fa sperare l’inizio di una nuova giornata.
Alba come cura
E t’immagini se fossimo al di là dei nostri limiti,
Se stessimo di fianco alle abitudini
E avessimo più cura di quei lividi?
Saremmo certo più distanti, ma più simili
E avremmo dentro noi perenni brividi
T’immagini se tutto questo fosse la realtà?
Amo l’alba perché spesso odio la vita mia
Camminando senza meta in questa strana via
Amo l’alba perché è come una sana follia
Puoi capirla se la senti e non mandarla via
La lettura personale che ho dato a questo piccolo scorcio di testo, è stata quella di una visione triste e malinconica della vita. Una visione che spesso però noi ci dimentichiamo perché tendiamo, per sopravvivenza, a vedere il bello, eppure anche se l’alba è sicuramente un momento “gioioso” essa ci riporta anche alla completezza della vita. Alla completezza delle giornate. E le giornate, a volte sono difficili e complicate. Particolare attenzione la pongo su “avere piu cura dei propri lividi“. Ultimo è proprio un portavoce dell’ascoltare i propri dolori e magari trasformarli in qualcosa di bello. Di poetico.
L’alba dentro di noi
Perché dentro un mio respiro sei tu che abiti
E quando vivi un giorno bello ridi e pensami
A me basta solo questo per non perderti,
Ma t’immagini se tutto questo fosse la realtà?
Anche qui la parola “dentro” ci fa capire quanta vita albeggia proprio nei posti piu nascosti della nostra anima. Lo spettacolo al di fuori di noi, è sicuramente una parte di tutto quello che siamo, Per noi stessi e per gli altri. Questo comporta davvero l’analisi di queste parole attraverso la vita “dentro”. Quella cosa che fuori può pure sfuggirti. Ma dentro. Dentro rimane.
L’alba siamo noi
L’alba per Ultimo è proprio questo. L’inizio anche del comprendersi, a dispetto di cio che la gente vede fuori. Il guscio in cui ci si protegge è un labirinto magico e incantato, dove vivono non solo ricordi, emozioni, paure, rabbie, ma ha sede anche il nostro “Io” piu vero. L’alba siamo noi e se tutto questo dovesse venir fuori, forse saremo anche più spettacolari di quelle delle 6 del mattino in riva al mare.
L’alba nelle parole di Ultimo
Vi lascio il commento di Niccolo’ sulla sua canzone e vi invito a riflettere anche su queste sue parole scritte in un post instagram
“Alba è una canzone che disegna una connessione con la parte più nascosta di me. Quella parte che tutti abbiamo, ma che tendiamo a perdere di vista dato il continuo “inquinamento” che quotidianamente riceviamo dall’esterno. Sono andato laggiù, in quel posto lontano che spesso ci dimentichiamo di avere. Tutti noi, a prescindere dal lavoro che facciamo, vorremmo essere anche qualcosa che non siamo, e questa sana insoddisfazione ci porta sempre a voler dare quel qualcosa in più, a voler scoprire cosa c’è oltre quel muro che ci tiene spesso anestetizzati. lo, che sono un fanatico di tutto quello che di nuovo scopro nella mia anima, sto capendo che dietro le nostre abitudini che ripetiamo ogni giorno c’è il rischio di atrofizzarsi e, soprattutto, di credere che sia normale farlo. Sono un cantautore e quello che voglio è porgere il lato sognatore, quello del bambino, quello che sogna di superare i limiti dell’essere umano e che s’illude che una canzone possa cambiare il mondo. So bene che una canzone per molti resta una canzone, ma io rimango nella mia bolla, dove una musica e un testo rimangono le migliori armi che ho per riuscire a vincere il tempo. Alba è una canzone con cui spero di risvegliare, anche solo per un breve momento, quella nostra parte primitiva dentro di noi, che viene da lontano, quando eravamo altro…
Perché questa vita non è tutto quello che abbiamo, c’è molto di più dentro ognuno di noi…”
E come dargli torto?
Mi chiamo Alessia, scrivo per difendermi, per proteggermi e per dare una mia visione del mondo, anche se in realtà io, una visuale su tutto quello che accade, non ce l’ho, e probabilmente non l’ho mai avuta. Ho paura di ritrovarmi e preferisco perdermi.
Culturalmente distante dal pensiero comune. Emotivamente sbagliata. Poeticamente scorretta. Fiore di loto, nel sentiero color glicine. Crisantemo all’occorrenza. Ho più paure che scuse. Mi limito a scrivere e leggere la vita. Mi piace abbracciare Biscotto, anche da lontano. Anche se per il mondo di oggi sembra tutto più difficile.
Scrivo per questo magazine da circa un anno. Ho pubblicato anche un libro ( ma non mi va di dire il titolo perché qualcuno penserebbe “pubblicità occulta”). Ho aperto un mio blog personale: “Il Libroletto” dove recensisco libri per passione.