Fonte foto in evidenza: D’Alessandro e Galli
Non è la prima volta che Nick Cave porta sul grande schermo la sua musica. Nel 2016 infatti, Cave, era sbarcato alla mostra del cinema di Venezia con il film “One More Time With Feeling” di Andrew Dominik. Qualche anno dopo, Nick continua ad unire musica e cinema con Distant Sky – Live in Copenhagen più precisamente nel 2018, diretto da David Barnard e successivamente ritornerà con una tripletta di film fantastica con il pluripremiato “20,000 Days on Earth” diretto da Iain Forsyth e Jane Pollard. Ad oggi, è al quarto film. Grazie ad un concerto in streaming, registrato a causa del lockdown il cantautore darà la possibilità ai suoi fan, italiani e non, di gustarsi sul grande schermo il film-concerto registrato a giugno sulle piattaforme digitali: “Idiot Prayer – Nick Cave alone at Alexandra Palace” per la regia di Emerson. L’appuntamento è in programma nei cinema italiani per il 16, 17, 18 novembre (elenco che troverete a breve su www.nexodigital.it).
A tutto ciò, seguirà la pubblicazione di un album omonimo prevista per il 20 novembre in formato vinile, CD e streaming e con tutte le 22 canzoni del film originale.
Le prevendite dell’evento per poter prenotare il proprio posto in sala apriranno a partire da venerdì 10 settembre su nickcave.com/idiotprayer.
In “Idiot Prayer”, Cave suona 22 suoi pezzi da solista accompagnandosi con un pianoforte in una forma minimalista proposta di rado, sia dallo stesso cantautore, sia da molti altri, in una meravigliosa cornice quasi onirica come quella della West Hall dell’Alexandra Palace. Il montaggio del film è stato curato da Nick Emerson mentre la parte audio è stata registrata da Dom Monks. Le canzoni spazieranno tra quelle suonate e cantante dalle prime formazioni con “Bad Seeds” e “Grinderman” fino all’ultimissimo lavoro in studio di registrazione di Cave.
Di questo lavoro lo stesso Nick Cave commenta in un’intervista:
(…) E’ arrivata la pandemia: il mondo è entrato in lockdown ed è precipitato in un silenzio inquietante e riflessivo. È stato in questo silenzio che ho iniziato a pensare all’idea non solo di registrare le canzoni, ma anche di filmarle. Abbiamo lavorato con il team dell’Alexandra Palace – un luogo in cui avevo già suonato e che adoro – per scegliere un giorno per filmare non appena fosse stato permesso di riaprire l’edificio.Il 19 giugno 2020, circondati da funzionari anti-Covid con termometri, operatori con le mascherine, tecnici dall’aspetto nervoso e contenitori di gel per le mani, abbiamo creato qualcosa di molto particolare e molto bello che parlava in questo tempo incerto, pur non essendo in nessun modo soggiogato ad esso.
Insomma, si prospetta grande musica introspettiva sul grande schermo, una sorta di rivisitazione in chiave sonora del momento e dei momenti che abbiamo passato, in questi ultimi mesi. Un ricordo e un music-film da non perdere.
Mi chiamo Alessia, scrivo per difendermi, per proteggermi e per dare una mia visione del mondo, anche se in realtà io, una visuale su tutto quello che accade, non ce l’ho, e probabilmente non l’ho mai avuta. Ho paura di ritrovarmi e preferisco perdermi.
Culturalmente distante dal pensiero comune. Emotivamente sbagliata. Poeticamente scorretta. Fiore di loto, nel sentiero color glicine. Crisantemo all’occorrenza. Ho più paure che scuse. Mi limito a scrivere e leggere la vita. Mi piace abbracciare Biscotto, anche da lontano. Anche se per il mondo di oggi sembra tutto più difficile.
Scrivo per questo magazine da circa un anno. Ho pubblicato anche un libro ( ma non mi va di dire il titolo perché qualcuno penserebbe “pubblicità occulta”). Ho aperto un mio blog personale: “Il Libroletto” dove recensisco libri per passione.