Rosso Relativo, il debutto esplosivo di Tiziano Ferro

Il tuo è un rosso relativo
Senza macchia d’amore ma adesso
Canterà dentro di te
Per la gran solitudine e..
Forza..amati per questa sera
Che domani torni in te ma
Non ti diverte perché
Vuoi qualcosa di più facile

 

Era troppo bello il testo per non iniziare proprio da lui. Spero lo abbiate letto canticchiandolo, cercando di entrare nel ritmo, nella poesia. Ogni bella canzone trova la sua espressione in una lirica, quando i sentimenti la fanno da padrone, quando i temi trattati denunciano un malessere, un bisogno o un’emozione. Quando la sensibilità e la delicatezza, o a volte anche la brutalità , si coniugano con l’eleganza e l’armonia delle note di uno spartito. 

 

 

Buon compleanno Rosso Relativo!

 

Il 26 ottobre del 2001 Tiziano Ferro sancisce il suo debutto nel mondo della musica. Benchè fosse già noto da qualche anno, il successo arriva con questo album. E’ questo il momento in cui esplode la sua fama, dopo un periodo di metamorfosi artistica : da crisalide, diventa finalmente farfalla. Con il brano Rosso Relativo, Tiziano partecipa nel 2002 al Festivalbar, vincendo il Premio Rivelazione Italiana.

 

La musicalità delle note, in questo brano che dà il titolo all’album,  sposa il ritmo poetico delle parole. La canzone affronta in modo artistico diversi temi di grande impatto sul mondo giovanile, la solitudine, il sesso, la noia, la rabbia, la pietà, ma lascia  intendere ad ognuno un senso personale alle parole: usate con maestria aprono mille sfaccettature interpretative. In un’intervista, infatti, il cantautore, rivela che il senso della canzone è da ricercare nel mondo della bulimia.

 

Rosso Relativo è un brano che fa parte di una raccolta di testi  che Tiziano ha scritto tra i 17 e i 19 anni e rispecchia la sofferenza per il suo rapporto con il cibo di quegli anni. Confessa, infatti, nella stessa intervista, di essere stato obeso un tempo e che, proprio grazie alla musica, ha trovato il modo di sfuggire all’impotenza a cui era costretto, incapace di reagire al senso di vuoto e frustrazione che riempiva ingurgitando ogni tipo di alimento in quantità eccessive. Ma l’album contiene altri brani importanti, composti sempre nell’età giovanile, che hanno contribuito a quel successo esplosivo che tutti conosciamo. Uno fra tutti il brano Perdono che rappresenta il tormentone più gettonato di quegli anni. Troviamo, poi altri titoli come Le cose che non dici, Imbranato, Di Più, Mai nata, Primavera non è più, Il confine, Boom boom, L’olimpiade, Il bimbo dentro, Soul-Dier.