Sanremo 2023: la seconda serata

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Sanremo 2023: secondo round. Gianni Morandi entra con la stessa scopa post-scena del teppistello. Si aggiungono alla nostra playlist ben 14 canzoni, il cui livello nel complesso, emotivo e non, pare sia nettamente superiore alla serata precedente. Ripassiamocele in fila, in ordine di uscita.

Stupido – Will voto 4

Ed eccoci, il bambino cresciuto che abusa di autotune e storielle adolescenziali.  Con una madre di Manchester avrebbe potuto ereditare un’invidiabile cultura musicale e invece. Will, ora và e prova con Olly a fare un bel casting ad Amici.

 Lasciami – Modà voto 6

Quanto è rassicurante rivedere vecchi amici, quelli con cui non hai mai legato chissà come, ma che dopo anni sono sempre gli stessi. La ballad l’avresti indovinata anche solo leggendo il testo, assumendo le sembianze di Kekko con tutte le sue K. Ma a proposito di testo, fate una cosa, non soffermatevi troppo sul bicchiere con il tramonto dentro, che ammettiamo è un veleno per occhi e orecchie. Ma guardateli, sò bravi ragazzi e ce la mettono tutta.

Cause perse – Sethu voto 5

Sguardo incattivito, appassionato di punk rock. Hai buone aspettative. Poi inizia la canzone, intravedi un Johnny Rotten improvvisamente ringiovanito (è il fratello gemello con cui Sethu scrive e condivide il palco). Entrambi carichi, eccessivamente carichi, non capisci una parola, non comprendi se c’è anche autotune e dubiti perfino che la lingua sia italiana. C’è il sospetto che la versione in studio non sia da cestinare.

Un bel viaggio – Articolo 31 voto 6 e mezzo

Ecco la versione più cheap e facilona de L’Addio dei Coma Cose. Una separazione anche questa con lieto fine, quello di J-Ax e Dj Jad. Gli Articolo 31 hanno fatto di gran lunga pezzi più solidi e significativi nella loro carriera, ma quell’emozione finale ti conquista. Ah, l’età gioca brutti scherzi.

Cenere – Lazza voto 9

Non aveva neanche finito di cantare. Eppure ero già pronta a premere stop a quello stereo anni ’90, premere rewind e riascoltare tutto dall’inizio, di nuovo. Ancora e ancora. C’è il campione house che ha la firma di quel genio di Dardust, lo stampino inconfondibile della hit di Petrella e la prorompente personalità di Jacopo, il ragazzo che con il nome Lazza nel 2022 ha battuto record su record di vendite. Contemporaneo, dirompente, di impatto. Io chiuderei qui il festival. La vittoria è sua.

Parole dette male – Giorgia voto 6

Entriamo nella capsula del tempo: siamo probabilmente all’anno successivo a quello di Come saprei all’Ariston, 1996 o giù di lì. Giorgia è sul palco, con una voce perfetta, fisico scolpito, outfit luminoso. No, scusate. Siamo nel 2023, è solo la canzone che è rimasta indietro. Peccato.

Splash – Colapesce Dimartino voto 9

Musica, produzione, voce, testo. Altro che leggerissimo. Raffinatissimo. Per tutti e per pochi allo stesso tempo. Le reference sono chiare. C’è Battisti, c’è Battiato. E c’è fortissima la personalità di Antonio e di Lorenzo. Fuori gara.

Egoista – Shari voto 4

Leopardi everywhere e capelli gialli quanto basta per lasciarti perplesso. La canzone non fa altro che confermare la perplessità. Stappiamoci ‘sta birra.

Il bene nel male – Madame voto 7

Già ti vedi in auto con l’aria primaverile, il finestrino leggermente abbassato e il volume alto quanto basta per rientrare nella categoria “tamarro”. Il pezzo gira bene. Nel bene di Madame.

Vivo – Levante voto 8

Lei altera, finta emozionata, finta umile. Gli aggettivi sull’apparente immagine di Claudia in video sono inversamente proporzionali alla presenza, al talento e al pezzo. Potentissimo.

Tango – Tananai voto 7

Sono mesi che Abissale passa in radio circa un migliaio di volte al giorno. Tananai ha ben pensato di portare sul palco l’Alberto romantico, sulla scia dell’ultima ballad sfornata. Avrà preso lezioni di canto? “Bravo Tana” citando Morandi.

Made in Italy – Rosa Chemical voto 7

Viva la diversità, viva il rossetto e le unghie chilometriche. Rigorosamente Made in Italy, per la gioia della parlamentare Maddalena Morgante. Tutto giusto, tutto divertente soprattutto per l’ora tarda che si è fatta. Ma lo avete sentito tutti il crac del cuore di Achille Lauro? È giunta la fine del suo regno. Abdicherà presto per non subire l’umiliazione.

Se poi domani – Lda voto 5

Il figlio di D’Alessio, non potendosi portare il padre, ha deciso di farsi accompagnare dal cugino di Caserta, Francesco D’Alessio che non solo dirige l’orchestra ma gli ha dato anche una mano a superare la sua prima delusione d’amore. Dopo quest’esibizione ci saranno adolescenti impazzite pronte a consolarlo.

Furore – Paola e Chiara voto 4

Ok, dal momento che la canzone è di un’inconsistenza che sconfina anche nel fastidioso sottofondo da lido, carissime Iezzi, almeno per la prossima esibizione, fate delle prove in più per la coreografia. Scoordinate, tutte brillantinate in viso, circondate da ballerini che le acchiappano al volo per il finale, pure quello scoordinato. Già vedo la fila al Plastic di Milano. Ma Paola e Chiara sono tornate per questo, giusto?

Gli ospiti

Morandi-Ranieri-Albano alias il trio della geriatria: uno spunta dalla galleria, l’altro dalla platea, e l’ultimo (indovina chi) non può mischiarsi al popolo ed entra direttamente sul palco. Colori di capelli che non esistono in natura, 200 anni in 3. Le battute si sprecano. Ma c’è chi da casa ha cantato ogni singola parola e si è emozionato e chi mente.

Peccato solo per quello che non nominerò dei tre che palesemente, quando ascolta gli altri due cantare, in mente abbia solo la voglia di batterli. E lo fa con delle flessioni in un momento che i più giovani non faticherebbero a definire cringe.

Considerazione: “Uno su mille ce la fa” vs “letterina motivazionale di Chiara Ferragni a Chiara Ferragni bimba”: 10 – 0

Arena Suzuki

Nek e Renga cantano insieme. Il primo che come il vino buono, migliora con gli anni, il secondo diventa aceto.

Fedez e i mic drop

Federico Lucia ha deciso di togliersi qualche sassolino dalla scarpa, assumendosi tutte le responsabilità per un testo non autorizzato dalla Rai.

Uno sciacallo, un avvoltoio e un egocentrico\ Entrano in un bar e il barista chiede\Ciao Fedez che cosa ti preparo?\È il ritorno del coglione sulla traccia\A cui nessuno l’ha mai detto in faccia\Che non è un fake\Che non fa video con la scaccia\Caccia vieniti a prendere il perdono tra le mie braccia\Scendo da un catamarano con una carta in mano\Sono Napoleone con la sindrome del nano\Decido io quando venire\Bro me lo preparo\Come Matteo Messina Denaro\Secondo a Sanremo con la vittoria dei Maneskin\Free the nipple come Victoria dei Maneskin\Fra non sei primo in niente\Se sei primo in Fimi\Che nella vita ha tutto un prezzo\Pure gli streaming\Se va a Sanremo Rosa Chemical scoppia la lite\Forse meglio il viceministro vestito da Hitler\Purtroppo, l’aborto è un diritto\Non l’ho detto io, l’ha detto un ministro\A volte anche io sparo cazzate ai quattro venti\Ma non lo faccio a spese dei contribuenti\Perché a pestarne di merde sono un esperto\Ciao Codacons guarda come mi diverto\Vabbè sdrammatizziamo, ho avuto il cancro\E come un vero duro sono andato in tele e ho pianto\Se penso a chi mi ha dato la forza guardo in alto\Il ricordo di Gianluca che porto su questo palco

Condivisibile ogni punto, tanto che alla fine, preso come sei, parte davvero anche a te un mic drop.

La classifica generale della sala stampa

Ecco tutte le 28  canzoni secondo la classifica generale della sala stampa.

Ultimo al decimo posto. Un posto più in basso di Rosa Chemical. Preparate i pop corn. Lo intravediamo già col suo smanicato a fare polemiche in conferenza stampa.


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