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Facciamo un tuffo nei primi anni 2000. Dopo il successo di “In my place”, precisamente il 4 novembre 2002 uscì “The Scientist” il nuovo attesissimo singolo dei Coldplay, l’ormai famosa band britannica. Estratto dall’album “A rush of blood to the head”, si piazzò discretamente nelle classifiche di tutta Europa, in particolare nel Regno Unito e in Austria dove si posizionò nella top 10. Pianoforte e voce. Solo su questo ha voluto puntare Chris Martin, frontman della band, che oltre ad esserne il cantautore, ne è anche il pianista e il chitarrista. Il suo titolo è “The scientist” e in questo articolo proverò a spiegarvi la meraviglia che si nasconde dietro al suo testo.
Come up to meet you, tell you I’m sorry
You don’t know how lovely you are
I had to find you, tell you I need you
Tell you I set you apart
Tell me your secrets, and ask me your questions
Oh, let’s go back to the start
Un uomo cerebrale. Uno scienziato, per l’appunto, legato profondamente alla razionalità, ai calcoli, a tutto ciò che può tenere sotto controllo grazie alle sue conoscenze. Un uomo che, a distanza di tempo, capisce di aver commesso un grave errore: non aver amato.
Non aver dato alla persona che aveva accanto a sé le giuste attenzioni, il giusto calore, il conforto di cui aveva bisogno. Lasciandola andare via, senza provare a far nulla per tenerla al suo fianco. Perché si sa, chi ragiona troppo ha paura dei sentimenti, quasi certamente per una forma di autodifesa.
Un uomo che, una volta resosi conto delle sue mancanze, tenta il tutto e per tutto per riavvicinarsi a lei e per dirle che se vuole può fidarsi ancora: “Dovevo trovarti, dirti che ho bisogno di te, dirti che ti ho trascurata. Raccontami i tuoi segreti e fammi le tue domande”.
Nobody said it was easy
It’s such a shame for us to part
Nobody said it was easy
No one ever said it would be this hard
Oh take me back to the start
Ed eccoci ora alla parte centrale del nostro brano. Un inciso dove il protagonista ci tiene a sottolineare un concetto che ci riporta ad un discorso di Harvey Mackay, famoso uomo d’affari statunitense: “Nessuno ha detto che sarebbe stato facile”. E questo vale per qualsiasi cosa, compresi i sentimenti e i rapporti umani. Quanto sarebbe facile però se si potesse tornare indietro e rimediare ai propri errori, grazie agli insegnamenti delle esperienze passate.
I was just guessing at numbers and figures
Pulling your puzzles apart
Questions of science, science and progress
Do not speak as loud as my heart
Qui possiamo notare l’esigenza di dare delle spiegazioni. “Stavo solo calcolando numeri e cifre e ho messo da parte i tuoi problemi”. Un errore che in tanti commettono, quando la paura di amare ha il sopravvento: pensare più alla propria vita che a quella di chi ci sta accanto. Ma ciò che più conta è rendersene conto e cercare di porre rimedio in qualche modo.
Il videoclip ufficiale
Pubblicato sul canale YouTube ufficiale dei Coldplay il 27 maggio 2011, il videoclip di “The scientist“, per la regia di Dominic Leung, sta per raggiungere 1 miliardo di visualizzazioni. Ambientato tra Londra e Surrey, oltre a Chris Martin compare anche Elaine Cassidy, che interpreta la donna amata da riconquistare.
La sua più grande particolarità è che tutte le riprese sono state montate al contrario, motivo per il quale il frontman ha dovuto imparare l’intero testo del brano dalla fine all’inizio. Questo grande sforzo, durato ben un mese, ha comunque ottenuto gli effetti sperati, dando al videoclip il reale senso della canzone: il desiderio di tornare indietro nel tempo per rimediare agli errori commessi.
Sono quella che in prima elementare si annoiava mentre la maestra spiegava le lettere dell’alfabeto ai suoi compagni di classe, perché le conosceva già da almeno un anno. Sin da quei tempi, durante i temi in classe sarei stata capace di riempire con pensieri e parole dieci fogli protocollo. Scrivere per me è un’esigenza, la mia costante, una delle poche cose che mi fanno realmente sentire giusta in questo mondo, insieme alla gentilezza e ai miei sorrisi. Trentatré anni, diplomata come tecnico dei servizi sociali e qualificata assistente di studio odontoiatrico, ho cambiato diverse volte strada, ma il bisogno di scrivere mi ha sempre seguito come se fosse la mia ombra.