Alla Bocconi la laurea solidale per chi non può permettersela

Alla Bocconi la laurea solidale per chi non può permettersela

Fonte foto: primosito.it

Desiderate prendere la laurea, ma le vostre risorse economiche ve lo impediscono? Forse ancora non lo sapete, ma ci sono interessanti novità a riguardo. Le buone notizie arrivano dall’Università Bocconi di Milano, ubicata nel quartiere Tibaldi. Volete saperne di più? Continuate a leggere l’articolo e le vostre curiosità saranno soddisfatte.

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Una scelta possibile

Finalmente la meritocrazia è presa in considerazione come è giusto che sia. Sono proprio le persone più meritevoli e capaci, ma con difficoltà economiche, a potersi permettere di entrare all’ateneo bocconiano. Con il progetto “Una scelta possibile” tali persone possono realizzare un sogno che altrimenti sarebbe irraggiungibile a causa dei costi troppo elevati. L’iniziativa è nata nel 2013, quando alla Bocconi si iniziarono a selezionare cinque persone con i requisiti richiesti. Nell’Università meneghina si sono poi alzate le probabilità di poter aderire a questo progetto, in seguito alla pandemia che ha colpito a livello economico molte famiglie. Sono ad oggi ben centosette gli studenti che stanno frequentando il loro percorso di studi grazie a questa idea.

Di fondamentale aiuto sin dall’inizio è stato, da parte dell’Università, chiedere informazioni alle scuole di Milano e provincia. In questo modo si sono riusciti ad individuare gli studenti con i voti più alti, ma che non avrebbero potuto permettersi quel che ormai è diventato il lusso di prendere la tanto sognata laurea. Idea che poi si è estesa anche fuori regione, raggiungendo tutta la nostra penisola. Certo, non si fanno sconti a nessuno dal punto di vista della preparazione: per entrare alla Bocconi è necessario superare un test d’ingresso. Ma grazie a questo progetto, gli studenti hanno la possibilità di frequentare l’Università con una borsa di studio del valore di 5 mila euro. Non solo: sono esonerati dalle tasse, hanno alloggio gratuito e sconti sui pasti.

Un progetto che mette finalmente al primo posto le persone realmente capaci e meritevoli. Ci auguriamo in cuor nostro che la Bocconi possa essere preso al più presto d’esempio anche da altri atenei.