Dimagrimento localizzato: cos’è e come funziona

Dimagrimento localizzato: cos’è e come funziona

Come ben si sa, ci sono persone che tendono ad accumulare grasso in specifiche zone del corpo piuttosto che in altre. Questo è il motivo per cui, ormai da diverso tempo, è alta l’attenzione per quelle soluzioni che permettono di apprezzare un dimagrimento localizzato.

Quando lo si chiama in causa, è bene ricordare che è possibile – vedremo poi quando – e che si può ottenere in diversi modi.

Tra i vari percorsi terapeutici finalizzati al dimagrimento localizzato figurano anche svariate metodologie che utilizzano strumenti tecnologici basati su ultrasuoni, radiofrequenza, laser (al riguardo segnaliamo l’approfondimento degli esperti di LaserMilano sulle controindicazioni del lipolaser estetico) o altre tecnologie innovative che mirano a stimolare la riduzione del grasso in specifiche zone corporee.

Dopo questa doverosa premessa, non resta che capire di cosa si parla di preciso quando si cita il dimagrimento localizzato e in quali casi è possibile.

Dimagrimento localizzato: cos’è?

Il dimagrimento localizzato è l’eliminazione, attraverso procedure di natura estetica, medico estetica, chirurgica ma anche tramite altri espedienti, delle adiposità che insorgono in determinate zone del corpo.

Cosa determina l’insorgenza delle adiposità localizzate?

L’insorgenza di adiposità localizzate è determinata da diversi fattori. Tra questi è possibile citare l’assetto ormonale – molto diverso, cosa più che nota, fra uomini e donne – e la circolazione ematica.

In quali casi è possibile il dimagrimento localizzato?

La presenza di zone del corpo contraddistinte da un numero particolarmente alto di adipociti in stato di ipertrofia – aumento di volume a causa dell’incremento della quantità di grasso – porta, come già accennato, a riflettere sulla possibilità di apprezzare un dimagrimento localizzato.

La cosa è possibile? Rispondere a questa domanda vuol dire innanzitutto sottolineare che, nei casi in cui l’obiettivo è quello di perdere grasso in una determinata zona del corpo senza alterare la massa delle altre, è bene cambiare idea.

Si tratta, infatti, di un obiettivo illusorio.

Diversa è la situazione in cui, invece, si lavora orientandosi verso un dimagrimento generalizzato e con lo scopo di rendere più evidente la perdita di peso e la definizione in un determinato distretto corporeo.

Come procedere? Scopriamolo nelle prossime righe!

Dimagrimento localizzato grazie alla dieta

Il dimagrimento localizzato grazie alla dieta si può concretizzare, per esempio, impostando uno schema all’insegna del deficit calorico moderato. Numeri alla mano, parliamo di un apporto calorico inferiore del 10% circa rispetto allo schema normocalorico.

L’influenza degli ormoni

Nelle righe precedenti, abbiamo fatto cenno al ruolo dell’assetto ormonale, diverso tra uomini e donne, ai fini dell’insorgenza di adiposità localizzate.

Essenziale è tenere sotto controllo ormoni come il cortisolo, che può comportare un maggior rischio di accumulo di adiposità localizzate a livello della schiena, e gli estrogeni, i cui livelli alti sono associati a un incremento delle pliche in corrispondenza di cosce e glutei.

Come è possibile riuscirci? Diversi esperti di schemi di allenamento mirato consigliano, nel caso delle donne, un focus generale sull’incremento dell’attività fisica e, per quanto riguarda l’approccio specifico, il fatto di concentrarsi sul miglioramento della massa muscolare.

Cruciale è, in generale, evitare il sovrappeso e i picchi di insulina, avendo cura di intervenire, compensandoli, qualora si dovessero riscontrare quadri di squilibrio glicemico.

Negli uomini, invece, è importante, oltre al lavoro sul miglioramento della massa muscolare, quello sull’ottimizzazione della forza.

Per chiunque, ha un ruolo nodale l’attenzione quotidiana al contrasto allo stress. Ognuno ha strategie personali per combatterlo. Esistono, però, dei trucchi che permettono di prevenire i picchi di cortisolo.

Tra questi spicca, per esempio, il fatto di non esagerare con l’allenamento, in special modo quello aerobico, e di evitare i periodi di digiuno prolungati (il digiuno in generale è una pratica medica che andrebbe approcciata unicamente solo su consiglio di uno specialista e se seguiti dallo stesso.