Nel maggio del 2020 la Commissione Europea ha presentato una delle strategie più ambiziose e innovative mai elaborate nel settore agroalimentare: Farm to Fork (dalla fattoria alla forchetta). Parte integrante del più ampio Green Deal europeo, questo piano ha l’obiettivo di trasformare radicalmente il modo in cui il cibo viene prodotto, distribuito e consumato nell’Unione Europea.
Non è più possibile ignorare l’impatto che l’attuale sistema agroalimentare ha sull’ambiente, sulla salute umana, sul benessere degli animali e sulla giustizia sociale per questo Farm to Fork propone un cambiamento sistemico, che coinvolge tutti gli attori della filiera alimentare, dai produttori ai consumatori.
Gli obiettivi fissati sono ambiziosi e ben definiti: entro il 2030 si punta a ridurre del l’uso di pesticidi chimici, a dimezzare l’impiego di antibiotici negli allevamenti e nella medicina veterinaria, a diminuire l’utilizzo di fertilizzanti sintetici e a convertire la superficie agricola europea alla produzione biologica. A ciò si aggiunge l’impegno a contrastare in modo deciso lo spreco alimentare lungo tutta la filiera, dalla produzione alla distribuzione, fino al consumo domestico.
Queste azioni non sono pensate come fini a sé stesse, ma sono collegate tra loro per rafforzare un sistema alimentare resiliente e sostenibile, ma sopratutto unico definito One Health in grado di affrontare crisi ambientali, pandemiche e sociali.
Farm to Fork rappresenta una sfida ma anche un’opportunità, si chiede di adottare pratiche più sostenibili come l’agroecologia, l’agricoltura di precisione e l’uso di tecnologie digitali per ridurre gli input chimici. In cambio, la Commissione prevede un rafforzamento della Politica Agricola Comune (PAC) con misure mirate a sostenere chi adotta pratiche virtuose.
Farm to Fork non riguarda solo chi produce il cibo ma anche i consumatori sono chiamati a svolgere un ruolo attivo, adottando abitudini alimentari più consapevoli. Questo sta a significare che ci vuole un impegno concreto nel contrastare lo spreco alimentare soprattutto a livello domestico e una maggiore attenzione alle etichette e alla provenienza degli alimenti che finiscono sulle nostre tavole.
Uno dei nodi più discussi riguarda l’equilibrio tra sostenibilità e redditività. Come garantire la sicurezza alimentare e mantenere prezzi accessibili per i cittadini, senza sacrificare l’ambiente o mettere in difficoltà le imprese agricole? È una sfida aperta che richiede un dialogo continuo tra istituzioni, produttori e società civile.
In conclusione Farm to Fork è una visione sistemica di come dovrebbe funzionare un sistema alimentare moderno: equo, sano, rispettoso dell’ambiente e delle persone. La strada è complessa e piena di ostacoli, ma anche ricca di opportunità perché il successo di questa trasformazione dipende anche da noi, cittadini europei, che ogni giorno scegliamo cosa mettere nel piatto. Cambiare il sistema alimentare è possibile, ma serve la volontà collettiva di fare scelte più consapevoli “dalla fattoria alla forchetta“.

Nata a Napoli nel 1989, sono agronomo e sommelier del vino, animata da una profonda passione per la natura e i suoi straordinari doni. Dedico il mio tempo ad esplorare e valorizzare tutto ciò che la terra ci offre, coniugando competenze tecniche e un sincero amore per l’ambiente.